Note di regia del documentario "Il Trentasette"
Molto spesso si è pensato a dove fosse ognuno di noi, quel 2 agosto del 1980, o a come avesse avuto la notizia della bomba. Ma molte persone si sono trovate là, per adempiere al faticoso ed impegnativo ruolo di soccorritori. Bologna ha dimostrato in questo il suo grande senso civico, il suo profondo senso di solidarietà.
Ho voluto costruire un racconto documentario attraverso la voce di chi, quel 2 agosto del 1980, era là, con la pala in mano, a scavare con le mani, al volante dell’autobus che trasportava cadaveri o nella continua attesa dei feriti, sempre più gravi, all’ingresso del pronto soccorso, con addosso la polvere, il sangue della tragedia e il silenzio attonito di una città ferita. Il racconto parte dalle prime ore del mattino, quando la città si è svegliata, quando era solo l’inizio di una caldo sabato d’agosto e si sviluppa per un arco di tempo di poco più di ventiquattro ore, muovendosi attraverso la città ferita.
È attraverso queste storie che ho voluto raccontare quella giornata, oggi, venticinque anni dopo, attraverso un filo conduttore che racconta, senza scandalismi tanto meno pietismi, ponendo sopra ad ogni cosa, l’emozione e le storie degli uomini.
Questo film vuole essere un viaggio attraverso i ricordi di sessanta uomini e donne che hanno deciso di donare alla città e alla memoria collettiva e sociale della strage del 2 agosto 1980, il loro racconto.
Roberto Greco