Note di regia del documentario "La Luna di Giorno"
Nel suo libro "", Federico Fellini racconta di un progetto per un film su Totò: "Mi sarebbe piaciuto dedicargli un piccolo saggio cinematografico, un ritratto in movimento, che rendesse conto di come era, come era fatto dentro e fuori, quale era la sua struttura ossea, quali erano gli snodamenti più sensibili, le giunture più resistenti e mobili. Avrei voluto farlo vedere in diversi atteggiamenti, in piedi, seduto, orizzontale, verticale, per vederlo bene e farlo vedere, così come si si fa con un documentario su certi pesci fosforescenti degli abissi marini".
Ecco, queste parole sono state la mia guida per il mio viaggio all'interno dell'universo di Lorenzo, colto in un momento così strano e unico com'è quello in cui nasce un disco... non c'è mai stata la presunzione di capire o addirittura di spiegare, quanto la semplice e forse impossibile ambizione di restituire, attraverso le immagini, una persona, il suo lavoro, i suoi pensieri e anche, perché no, i suoi sogni. E di cercare inoltre di raccontare, attraverso i suoi occhi, la città dove si fabbrica la maggior parte dei sogni (e degli incubi) di questo nostro tempo.