I premi della 3. Edizione del "Taranto Film Festival"


È “Polvere” del ventitrenne Danilo Caputo ad aggiudicarsi il riconoscimento della sezione riservata ai filmmakers tarantini. Menzioni per “L’Iperproduzione e il Deserto” di Aldo Saracino e “Bullet Proof” di Mario Vivenzio.


I premi della 3. Edizione del
Una scena del cortometraggio "Polvere"
La terza edizione del “Taranto Film Festival – Alternative del Cinema Italiano” si è conclusa, domenica 16, nel segno dei giovani filmmakers tarantini radunati nella sezione “Visionefutura”, con una mattinata dedicata tutta a loro nell’accogliente sede di “CasaRita - Show Food” e con una cerimonia di chiusura del festival caratterizzata anche dalla proclamazione del “Premio Visionefutura”.
La giuria composta da Mariolina Gamba (direttore della rivista “Il Ragazzo Selvaggio”), da Alessandro Contessa (produttore) e da Alfredo Traversa (regista) ha infatti assegnato il Premio Visionefutura della 3. Edizione del Taranto Film Festival al cortometraggio di Danilo Caputo “Polvere”, storia profondamente legata al malessere storico e sociale che caratterizza Taranto, rappresentato nella storia di un giovane uomo che ripercorre la frattura esistenziale della sua memoria tornando nei luoghi in cui un tempo sorgeva la sua casa e dove ora si ergono le ciminiere del centro siderurgico. Il Premio Visionefutura, che consiste in un’opera dell’artista di Statte Mimino Miccoli raffigurante un Guerriero Masai, è stato attribuito a Danilo Caputo “per l'alta qualità tecnica, per la perfetta padronanza del movimento-macchina, per la buona resa attoriale, per la scelta dei luoghi, pur con un accenno critico per non aver mantenuto nel corso del film la stessa forza narrativa dell'incipit”.
La stessa Giuria ha poi voluto assegnare due Menzioni rispettivamente a “L’Iperproduzione e il Deserto” di Aldo Saracino e Fabiana Corrente, inserto di tre clip dedicate al paesaggio industriale e naturale tarantino, “che – come ha sottolineato la Giuria – coinvolge e lascia spazio e tempo di riflessione, scavando nel profondo dello spettatore senza arrivare ad un finale, interessante anche per l'uso della musica”; e a “” di Mario Vivenzio, che si propone come un omaggio a Ingmar Bergman nel faccia a faccia tra un giovane chiuso in casa e la Grande Falciatrice che lo attende al varco: “Immagini che rimangono impresse durante la visione – come ha sottolineato la Giuria – aiutate anche da una appropriata colonna sonora. Chiaro lo sforzo del giovane regista, che, se pecca di entusiasmo, si rifà con l'indiscutibile valore psicologico del filmato”.
Il Taranto Film Festival si è dunque concluso con una serata in cui il Direttore Artistico Massimo Causo e il Presidente Cosimo Battista, assieme al Consulente alla Selezione Davide Di Giorgio e ad Alessandra Greco, della Segreteria Organizzativa, hanno salutato gli autori e il pubblico che hanno preso parte a questa 3. Edizione seguendo le oltre 70 opere in programma con partecipe entusiasmo, superando le difficoltà causate da situazioni contingenti come il blocco degli autotrasporti e il maltempo del fine settimana. La serata è poi proseguita con la presentazione in anteprima del film di Valerio Boserman “La Notte Eterna del Coniglio”, alla presenza del produttore Roberto Andreucci, e dell’ultimo titolo della Retrospettiva di Mezzanotte dedicata a Lucio Fulci, il celebrato cult-horror “L’Aldilà”.

17/12/2007, 16:37