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I personaggi e gli interpreti di "Non c'e' piu' Niente da Fare"


I personaggi e gli interpreti di
Rocco Papaleo (avvocato Massimo Lupi): E’ il grande seduttore (anche se nella messa in scena di Cavalleria rusticana deve fare Alfio, il “cornuto”) e non ha certo avuto difficoltà a interpretare le scene di sesso impostegli dal ruolo.
Considerato uno dei più bravi attori italiani, nella sua carriera già ventennale è passato dal teatro alla televisione e al cinema, lavorando con i migliori registi italiani, da Alessandro D’Alatri ("Commediasexi") a Francesca Archibugi ("Con gli Occhi Chiusi"), Paolo Virzì ("Ferie d’Agosto"), Giovanni Veronesi ("Che ne Sarà di Noi"), Michele Placido in "Del Perduto Amore", che gli è fruttato anche una candidatura al Nastro d’Argento. Molta della sua popolarità è dovuta alla collaborazione con Leonardo Pieraccioni (tra gli altri "I Laureati" e "Una Moglie Bellissima").

Alba Rohrwacher (Letizia): E’ la figurina tenera ed infelice che alla fine del film troverà l’amore, dopo essere passata attraverso alcune cocenti delusioni. Sopraffatta dallo sconforto, sarà proprio lei a cantare la canzone “Non c’è più Niente da Fare”.
Giovane attrice su cui è già puntata l’attenzione di critica e di autori non solo dell’ultima generazione, ha nell’ultimo anno completato la lavorazione di film come "Mio Fratello è Figlio Unico" di Daniele Luchetti, "Giorni e Nuvole" di Silvio Soldini, "Caos Calmo" di Antonello Grimaldi, "Riprendimi" di Anna Negri e "Il Papà di Giovanna" di Pupi Avati.

Paolo Ruffini (Ivan): Ivan è giovane introverso e romantico, capace di gesti segreti e gentili inaspettati per una personalità in apparenza ruvida e distante.
Quanto di più diverso dalla vita del “Paolino” l’artefice degli esilarante “doppiaggi” in livornese che lo hanno reso celebre in molti teatri italiani. La sua carriera è iniziata nella pubblicità, ma quasi subito è passato a Mtv sulla quale ha condotto diverse trasmissioni. Nel cinema è stato tra i protagonisti dei recenti appuntamenti diretti da Neri Parenti, "Natale a Miami" e "Natale a New York".

Cristina Cirilli (Chiara): Chiara vive una storia d’amore contrastata con Enrico, al quale rimprovera la scarsa attenzione rivolta invece tutta alla sua incontenibile passione per il teatro.
Attrice di teatro con un rilevante repertorio di autori classici e contemporanei, marchigiana d’origine, ha saputo calarsi nel lessico tipico e caricato della ragazza livornese. Un’ impresa non da poco.

Stefano Filippi (Enrico): E’ “l’amatore” teatrale per eccellenza, il nostro vero protagonista. Regista di una compagnia di teatro e disoccupato, si batte e si sbatte fino in fondo per mantenere una sede alla sua Compagnia.
Attore e regista di teatro e cinema, si forma alla scuola milanese QuellidiGrock. Dopo numerose esperienze sulla scene anche internazionali, fonda nel 1997 a Bologna la compagnia Teatro Ferramenta che tuttora dirige. Vive principalmente nella provincia pisana con un andirivieni tra Roma, Bologna e Livorno.  

Isabella Cecchi (Marta): E’ la sarta della compagnia, una tipa cinica, superstiziosa e buffa che ha una tresca con l’avvocato Lupi alias Rocco Papaleo.
Per Isabella ecco un altro bel ritratto da aggiungere alla galleria dei suoi personaggi cinematografici. E’ stata la dolce e sensibile protagonista di "Baci e Abbracci" di Paolo Virzì, ruolo per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti.

Raffaele Pisu (Otello) e Valeria Valeri (Aldina): Due grandi attori di tradizione che hanno portato la propria esperienza in questo film. I loro personaggi “non sanno recitare bene” come gli altri attori della compagnia. Non c’è cosa più difficile che convincere un attore bravo a recitar male e loro due lo hanno fatto con grande disinvoltura e disponibilità. Per gli spettatori un’opportunità unica: vedere “recitare male” due mostri sacri come Valeri e Pisu.

Andrea Buscemi (Commendator Baciocchi): Eccolo infine il “cattivo”, l’antagonista dei nostri eroi, la canaglia della storia. Quello che cerca di strappare la sede alla compagnia per cederla ad una ben più fruttuosa attività bancaria.
Buscemi è di Pisa, e dunque impersona perfettamente il “cattivo”, visto che il regista l’ha scelto per questo motivo. Non è nota a tutti la rivalità tra pisani e livornesi?

08/02/2008, 08:00