Berlinale 2008: Report 13-14 febbraio
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Caos Calmo” (di Antonello Grimaldi), uscito in Italia lo scorso fine settimana e già criticato dalla CEI per la “immorale” scena di sesso tra Isabella Ferrari e Nanni Moretti, narra la storia di Pietro Paladini (interpretato da Nanni Moretti) che dopo la perdita della moglie decide di prendersi una pausa esistenziale, aspettando ogni giorno la fine delle lezioni delle figlia nel giardino davanti la scuola. Quel giardino diventerà la sua opportunità di osservare la vita con occhi diversi e di elaborare il proprio lutto.
Alla conferenza stampa si presenta un Nanni Moretti scalpitante. Un giornalista italiano gli chiede un parere sulle critiche della CEI e lui prende la prima palla al balzo per attaccare l’attuale sistema politico-mediatico italiano “
queste prese di posizione ci sono sempre state, la novità è l’agitazione che tutto questo crea nel mondo politico e giornalistico; i politici in Italia mi sembrano stranamente più indifesi ed impauriti rispetto a prima ed i giornali sono sempre più prigionieri della loro sciatterìa isterica”, ribadendo quest’ultimo concetto con una improbabile traduzione tedesca “hysterische Sciatterei”. Più tardi, quando un giornalista africano ricordando il suo vecchio film “Aprile” gli chiede cosa abbia da dire a tutti quelli che hanno fatto cadere Prodi, risponde: “
Ne parliamo un’altra volta. Siamo all’ultima domanda. Se me l’avesse fatta prima, magari avremmo potuto parlare a lungo. Il discorso è un po’ lungo. Ne parliamo un’altra volta.” Poi, qualche secondo dopo ci ripensa e chiude la conferenza stampa con queste parole: “
Voglio ricordare a lei, a noi, a me stesso, che in Italia queste sono le quinte elezioni politiche nel giro di 14 anni e per la quinta volta consecutiva uno dei due candidati si presenta con tre reti televisive. Voi siete giornalisti internazionali, questo accade in Italia, non so se sia mai accaduto nei vostri paesi”. Peccato per la pessima traduzione dell’interprete inglese: “
it’s the SECOND time around that a candidate is presenting himself AGAINST the public Italian television system”, che non permette ai giornalisti stranieri di cogliere autenticamente le parole di Moretti.
C’era molta attesa per il film di Luigi Falorni, il regista fiorentino autore del documentario “La Storia Del Cammello Che Piange”, che nel 2005 aveva ricevuto la nomination agli Oscar come migliore documentario. “
Feuerherz / Cuore di fuoco”, il suo primo lungometraggio, racconta la storia di una bambina eritrea che si ritrova a combattere nel Fronte di Liberazione Eritreo. Il film nei giorni scorsi aveva fatto parlare di sé a causa di una recente controversia legale relativa all'autobiografia di Senait Mehari, da cui la pellicola è tratta e prende anche il titolo, che aveva addirittura messo a rischio la proiezione del film alla Berlinale. Alcuni compagni di classe dell’autrice del libro le hanno fatto causa per diffamazione sostenendo che la scuola che frequentavano insieme non fosse in realtà un centro di addestramento militare. Questa mattina davanti al Palazzo della Berlinale, dove il film è stato proiettato per la stampa, un gruppo di eritrei cresciuti nella scuola del Fronte di liberazione hanno distribuito dei volantini protestando contro il film in concorso. Anche in conferenza stampa due giornalisti eritrei hanno protestato facendo notare come l'Eritrea non si sia mai distinta per i bambini-soldato, al contrario di paesi come l’Uganda e la Sierra Leone. Il regista ed i produttori hanno replicato affermando che esistono foto, testimonianze e inchieste ufficiali che dicono il contrario, pur concordando che la situazione dell'Eritrea non è drammatica come quella di altri paesi africani.
Nella giornata di mercoledì da segnalare anche la proiezione del primo film di Madonna come regista, “
Filth and Widsom”, presentato in anteprima alla Berlinale all’interno della sezione Panorama.
14/02/2008, 23:00
Daniele Baroncelli