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Note di produzione del film "Riprendimi"


Note di produzione del film
Riprendimi” è il secondo lungometraggio per il cinema di Anna Negri. Interamente ambientato a Roma, tra Piazza Vittorio e il centro, il film è stato preparato in sei settimane e girato in quattro settimane e due giorni. Il mese di prove che la regista ha fatto con il cast, ha permesso agli attori di immedesimarsi con i personaggi e trovare le giuste dinamiche relazionali che hanno facilitato il loro lavoro in fase di ripresa. Il film è stato girato in digitale con telecamere Panasonic 200 P2 HD pro, capaci di registrare direttamente su schede di memoria da circa 10 minuti in formato HD a 1080/60i. Le telecamere, molto leggere, montate su due sostegni da spalla ammortizzati, che riproducono le condizioni di una steadycam, hanno permesso da una parte di rendere verosimile il punto di vista dei due documentaristi, protagonisti del film, dall‟altra di dare dinamismo e continuità al modo di girare, sono infatti state realizzate circa 70 ore di materiale. Da un punto di vista produttivo, il film è stato realizzato in modo indipendente e con un impianto tipico di una produzione low budget. La Bess Movie ha deciso di finanziare completamente l‟operazione senza il supporto di risorse esterne, mettendo in bilancio di procedere fino al termine delle lavorazioni di montaggio, per poter poi mostrare il film ad eventuali distributori e reperire le risorse finanziarie per ultimarlo. L‟intervento di Medusa Film, come distributore italiano, ha permesso di ultimare le lavorazioni di post produzione in modo adeguato. Il contributo professionale della Technicolor ha reso disponibile l‟uso di nuove tecnologie di lavorazione digitale, attraverso le quali il film è stato riportato in pellicola con risultati ottimali. Un esempio è la copia sottotitolata inviata per la prima mondiale al Sundance Film Festival, realizzata stampando su positivo sonoro direttamente da file digitali con il sistema Cinevetor.
Il bilancio dell‟operazione produttiva fin qui portato avanti è senz‟altro da considerarsi estremamente positivo e significativo per uno sviluppo futuro del nuovo cinema indipendente italiano.