Note di regia del documentario "Il Carnevale di Dolores"
…Quando ho iniziato a filmare Dolores nel 2002, nei giorni del “suo” carnevale in piazza Navona, non avevo idea che sarebbe diventato un film. Ma entrare in contatto col suo problema abitativo mi ha spinto a cercare di darle una mano per risolverlo.
E’così che mi sono accostata all’intricato mondo dell’assistenza sociale e da qui al mondo dei senza dimora e alle contraddizioni del Grande Stato .
L’incontro con Evio Botta è stato poi determinante per chiarire a me stessa una larga parte di dubbi che si andavano via via sollevando nella mente.
Ecco perché, anche nel montaggio del film, ho cercato di far venir fuori il senso di “svelamento” che mi ha accompagnato per tutto il tempo.
La gravità delle “scoperte” nelle quali mi sono imbattuta mi ha fatto capire che ogni commistione romanzata sarebbe stata superflua e ho dunque evitato di proposito ogni sorta di intromissione - come la presenza di una presupposta voce fuori campo, poiché mi sono resa conto che la voce dei “senza voce”era davvero l’unica titolata a parlare.
Cristina Mantis