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Intervista al regista Luca Biglione sul film "Ultimi della Classe"


Abbiamo intervistato, durante la 5. Edizione del Magna Grecia Film Festival, il regista Luca Biglione, autore del film generazionale "Ultimi della Classe": "Non credo che esista un vero genere e nel mio caso un tipo di film che ho tratto come spunto č la commedia all’americana in stile American Pie”.


Intervista al regista Luca Biglione sul film
Il regista Luca Biglione
Prima di arrivare alla regia, č stato sceneggiatore e tra i diversi generi, si č ritrovato a trattare con il “remake”, firmando “L’Allenatore nel Pallone 2”. Perché oggi va cosě di moda riproporre dei cult degli anni ’60 e ’70 ?
Luca Biglione: Sono prevalentemente delle operazioni commerciali. In questo caso il film č andato bene, perché dietro c’era un grande marchio. Ma credo che cosě vada il cinema oggi. Basta un attore, un romanziere, una tematica in particolare per trascinare la gente a cinema.

Nel 2000 si č lanciato nel progetto “Elena ‘83”, in cui giŕ parlava di “nick” e piccole telecamere digitali. Oggi in “Ultimi della Classe” si parla di “blog” e telefonini di ultima generazione. E’ una coincidenza che in entrambi i casi lei abbia deciso di ricorrere alle nuove tecnologie?
Luca Biglione: Sono due storie diverse. Nel primo caso la sperimentazione era dovuta alla totale “soggettiva” che le quattro ragazze adottavano per guardarsi l’un l’altra, in un momento in cui non si parlava ancora di “Grande Fratello”. Il fatto č che per il cinema questo puň essere il “domani”, ma per i giovani č giŕ “ieri”. Mio figlio che ha diciannove anni, mi ha dato una grossa mano per la realizzazione di “Ultimi della Classe”, perchč č totalmente proiettato nel mondo di internet.

Nel cast della sua opera prima sono numerosissimi gli emergenti, da Sara Tommasi a Natalie Rapti Gomez. Com’č stato lavorare con attori cosě giovani e forse ancora inesperti?
Luca Biglione: Devo essere sincero? Rispetto a qualche anno fa, questi sono davvero tosti. Sanno cosa vuol dire lavorare e per le scene di pianto c’č stato chi si č chiuso in bagno per venti minuti per rendere la scena totalmente credibile. Dei giovani pazzeschi che a differenza di alcuni che anni fa prendevano con sufficienza questo mestiere, oggi sanno davvero con cosa hanno a che fare.

Dopo “Notte Prima degli Esami” e il sequel, si continuano a girare film tra i banchi di scuola e la gente corre numerosa in sala. Qual’č il segreto di questo successo?
Luca Biglione: Non credo che esista un vero genere e nel mio caso un tipo di film che ho tratto come spunto č la commedia all’americana in stile “American Pie”. Forse i ragazzi continuano ad andare in sala perché si sentono “raccontati” e i grandi hanno voglia di rivivere con un pizzico di malinconia gli anni piů belli, quelli dei banchi di scuola.

23/07/2008, 17:22

Antonio Capellupo