Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del film "Si Può Fare"


Note di regia del film
È il racconto di una favola vera, di un’utopia realizzata e dunque entrambi gli elementi dovevano essere presenti nel film. Da una parte lo slancio del sogno possibile, il passo un po’ eroico di una battaglia che “si può fare”, dall’altra- essendo la vicenda ispirata a tante storie realmente accadute- la necessità di una regola: tutto deve sembrare vero.
Il soggetto di Bonifacci conteneva già tutti gli elementi della favola, le cadute, i successi insperati, i colpi di scena, i drammi, l’epilogo, e aveva già pienamente il senso “epico” e se vogliamo morale del film. Prima di scrivere la sceneggiatura abbiamo visitato la cooperativa Noncello di Pordenone e a lungo frequentato un centro di igiene mentale vicino Milano. I quasi due anni di incontri coi veri pazienti sono stati, oltre che un’esperienza umana bellissima, la fonte del lavoro di scrittura prima e di regia poi. Calare nella nostra storia dei personaggi credibili e “autonomi” dal racconto era la grande sfida. Grazie a un anno di preparazione con gli attori e le tante prove fatte a me sembra di aver raggiunto l’obiettivo. E spero che questa “sensibilità” possa adesso arrivare al pubblico.

Giulio Manfredonia