Festival di Roma 2008: "Kill Gil (Vol. II e ½)",
il testamento cinematografico di Gil Rossellini
In un
Teatro Studio gremito di persone è stato proiettato l'ultimo "volume" legato alle tragiche vicende del regista
Gil Rossellini, morto lo scorso 3 ottobre, "
Kill Gil (Vol. II e ½)". Il regista, costretto a combattere dal 2004 con una estenuante malattia, è stato ricordato da Tatti Sanguinetti che ha definito la sua opera "
un'immagine cocciuta di un uomo tra festival ed ospedale, tra morfina e conoscenza".
Prima della proiezione è intervenuto
Don Fantuzzi, il parroco che ha battezzato Rossellini pochi mesi prima della morte: "
Gil ha reso una grande testimonianza di attaccamento alla vita. Questo film è stato lo scopo della sua vita negli ultimi mesi. E' il suo testamento e ci teneva tanto ad essere qui a presentarlo al suo pubblico"
Stefano Pierpaoli, che ha collaborato alla realizzazione de documenatario, ha raccontato come il film "
fosse finito ad agosto 2008" e che nella versione finale "
abbiamo inserito gli ultimi due interventi che Gil ha subito prima di morire, finendo il lavoro di montaggio proprio il giorno prima della sua morte". Pierpaoli ha anche ringraziato il pubblico per il lungo applauso che ha accompagnato i titoli di coda del film: "
Questo è stato il più bell'abbraccio per Gil".
Renzo Rossellini, fratello del regista scomparso ha voluto sottolineare come questo film "
sia un sasso tirato verso un muro" per parlare di un problema tragico come cquello della disabilità.
Durante la proiezione due spettatori hanno accusato un malore e la proiezione è stata sospesa per oltre quindici minuti. Il servizio della sala ha tardato ad intervenire, nonostante le richieste degli spettatori che invocano l'interruzione della pellicola e l'accensione delle luci.
29/10/2008, 20:05
Simone Pinchiorri