Note di regia del film "Ossidiana"
Ascoltare la voce degli artisti e dei poeti, perché la perdita dell'utopia appiattisce e mortifica l'essere umano, rende la Storia una successione di fatti di cronaca governati dal mercato. L'arte può testimoniare la possibilità di un'altra esistenza, a cui l'artista stesso si "sacrifica", ma come atto a lui stesso necessario. E lo fa impugnando una spatola, un pennello, una penna come se fossero martelli. E la macchina da presa dovrebbe dare tante martellate, per raccontare il nostro destino e un pezzo di storia com'è e come non dovrebbe mai più essere. Gli anni sessanta sono stati portatori di grandi aperture e con molte possibilità di cambiare le regole della comunità; ma sono stati anche i tempi in cui iniziava a delinearsi il rischio della separazione tra corpo e spirito. Tempi ancora non completamente esplorati dalla storia dell'arte italiana, nonostante la pittura, le arti visive, proprio in quegli anni, si ponessero, al confronto di altre forme espressive, molto più avanti, con grandissime capacità di veggenza spesso inascoltate.
Silvana Maja