Note di regia del documentario "Gli Anni Falck"
Avevamo iniziato con un passo falso volendo raccontare il futuro delle Acciaierie Falck, dopo il recente smantellamento degli stabilimenti di Sesto San Giovanni. Circolava però la leggenda di un archivio cinematografico di cui molti avevano sentito parlare ma che nessuno aveva mai visto. La leggenda era vera e ci siamo ritrovati a raccontare il passato. L'archivio costituiva già in sé un autoritratto involontario (la Falck filmata dalla Falck), in cui accanto ai super8 dell'ingegner Lampugnani c'era tutta una serie di documentari tecnici e promozionali che celebravano le grandi innovazioni tecnologiche della Falck, dal dopoguerra agli anni Settanta. Anche questi documentari istituzionali potevano essere trattati come dei "filmati di famiglia", scegliendo le immagini care al capitalismo e costruendo un diario di ricordi e anniversari dove i festeggiati erano di volta in volta una diga, una centrale elettrica, un laminatoio, un altoforno. In quest'ottica sono state eliminate tutte le immagini degli operai (peraltro pochissime e sempre sbagliate). Quello che restava era l'entusiasmo per quegli anni che sembrava non dovessero finire mai.
Giusi Castelli e
Francesco Gatti