Fondazione Fare Cinema
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I vincitori della 5. Edizione del "CimAmeriche Film Festival"


I vincitori della 5. Edizione del
Premio della Giuria
La Zona di Roberto Plà
Motivazione: Perché è un film che, con linguaggio denso, di grande efficacia cinematografica, esprime l’angosciosa lacerazione fra due mondi vicinissimi eppure divisi da una muraglia elettrificata. Simbolo dei confini tra le diversità del nostro pianeta che tragicamente appaiono, a volte, invalicabili.

Menzione Speciale della Giuria
La Vita Come Viaggio Aziendale di Paolo Muran
Motivazione: Perché, utilizzando un linguaggio squisitamente documentaristico, racconta con ironia e brio miserie e squallori di un mondo mercificato.

Premio del Pubblico
Al Norte – Buscando el Sueno Americano di Stephanie Rauer

Premio della Giuria "Cinemincontri"
Al Norte – Buscando el Sueno Americano di Stephanie Rauer
Motivazione: Il film che più ci ha coinvolti emotivamente è “Al Norte”, che ha messo in luce una realtà a molti sconosciuta. Ha presentato, sotto forma di documentario, i tentativi di tanti messicani di raggiungere gli USA. Oltre il confine Nord c’è il sogno americano di un popolo che desidera una vita migliore. C’è anche un muro che non si può oltrepassare senza rischiare la vita stessa. L’obbiettivo della cinepresa raccoglie con sguardo intimo le testimonianze dei messicani che attribuiscono agli statunitensi forme di egoismo, in quanto non permettono loro di valicare il confine per cercare di migliorare la loro vita, e di paura infondata, perché sarebbero intenzionati a svolgere lavori disdegnati dagli americani. Tuttavia, ci sembra che nel film le ragioni della controparte non siano altrettanto ben argomentate. I punti di vista risultano sfalsati, quando viene contrapposta all’immagine di messicani mutilati, poveri e vestiti umilmente, quella del soldato armato di tutto punto; quest’ultimo, nell’esporre la sua posizione tralascia il problema della recessione e della disoccupazione che affliggono anche gli USA, limitando tutto alla paura (in parte giustificata) dell’immigrato. Non risultano certo simpatici, inoltre, i “minutem” che, mentre controllano il muro, si annoiano vedendo passare solo conigli. Nonostante questo abbiamo voluto premiare questo film perché, come la regista Stephanie Rouer, riteniamo che i muri non abbiano più ragione di esistere nei tempi della globalizzazione e perché ha fatto nascere in noi una riflessione sul problema.

Premio della Giuria Scuola
Il Colore della Memoria di Alberto Cozzutto e Marco Grasso
Motivazione: Lavoro che meglio ha saputo valorizzare il senso e il valore della memoria, riuscendo a catturare l’attenzione di spettatori così giovani, suscitando la loro emozione su temi così impegnativi e di difficile comprensione. Valore della denuncia politico-sociale; senso di responsabilità civico-morale; coraggio nella lotta per l’affermazione dei diritti umani; consapevolezza del valore della persona; lucida drammaticità come resa espressiva; intensa partecipazione, non retorica, alla denuncia-condanna dei fatti in questione.

Premio Speciale del Territorio “Gianfranco Ornato”
Associazione Theodora

11/12/2008, 14:00

Simone Pinchiorri