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Per Il Cinema Italiano 2009: Davide Ferrario "Non credo
nelle sceneggiature, e penso che non ne scriverò più"


Per Il Cinema Italiano 2009: Davide Ferrario
L’incontro con Davide Ferrario che si è svolto questa mattina nella sala Kursaal Santalucia durante l'edizione 0 del Festival Per il Cinema Italiano di Bari, ha combinato la proiezione di scene di film del regista a dimostrazioni e dichiarazioni dello stesso riguardanti la sua concezione della settima arte.

Il cineasta cremonese ha precisato della sua visione anticanonica di realizzatore e combinatore di immagini, ha puntualizzato di non amare la psicologia nelle sceneggiature ma anzi di puntare la sua idea di regia in particolare sulla sperimentazione in sede di post produzione.

"Tutti giù per Terra, Figli di Annibale e Guardami è la trilogia che ho dedicato al montaggio antirealistico. Credo che il montaggio innanzitutto e la musica poi siano fondamentali in quanto danno ritmo, ed è di questo che il cinema ha bisogno", ha affermato Davide Ferrario, che poi ha aggiunto, "Non credo nelle sceneggiature, e penso che non ne scriverò più, perché le trovo restrittive e poco funzionali nei confronti delle riprese. I copioni infatti si cambiano sul set, anche perché ci si può rendere conto che un volto può fare più di un dialogo. Penso quindi che il cinema sia insieme finzione e documentario anche nei lungometraggi di finzione"

14/01/2009, 20:15

Giovanni Galletta