Berlinale 2009: Il ritorno alla natura di Ermanno Olmi
6 febbraio, prima mondiale di “
Terra Madre”, il nuovo documentario di
Ermanno Olmi presente sia nella sezione Berlinale
Special che all’interno della rassegna del
Kulinarisches Kino* assieme a “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio e “Haiti chérie” di Claudio del Punta, unici film italiani presenti quest’anno a Berlino, a parte due co-produzioni e alcuni cortometraggi.
“Terra Madre” nasce dal desiderio di Carlo Petrini, presidente e fondatore di
Slow Food, di far documentare a Ermanno Olmi il forum mondiale omonimo che si svolge ogni due anni a Torino, un incontro di contadini, allevatori, pescatori e agricoltori provenienti da tutti i paesi del mondo che si scambiano le loro esperienze nella produzione sostenibile del cibo, ancora in grande armonia con la natura e pieno rispetto della biodiversità Nei volti di questi “protagonisti” di Terra Madre, il regista Olmi vi legge “le fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli”. Personaggi ormai in via d’estinzione o portatori di un messaggio per il futuro dell’umanità?
Ermanno Olmi ha coordinato le troupes della sua ‘non-scuola’ di Bologna
ipotesiCinema che, oltre alle riprese dell’evento torinese di
Terra Madre del 2006 e 2008 con interventi, interviste e intermezzi musicali etno, raggiungono Vandana Shiva nella sua fattoria in India, dove conserva semi di riso per le generazioni future e visitano la banca delle sementi in Norvegia, inaugurata lo scorso ottobre.
Ci spostiamo poi con Olmi in Veneto per assistere a una specie di “tavola rotonda en plein air” con Carlo Petrini, Vandana Shiva e altri esperti agroalimentari nel cortile di un casolare abbandonato che ci rivela la storia di un uomo che per una cinquantina di anni è vissuto isolato dalla società voltando anche le spalle alla civiltà. Il dibattito si alterna a riprese dell’interno della casa e del cortile con lenti sguardi ravvicinati su “nature morte” impolverate dal tempo e dall’assenza del suo abitante, come se la natura volesse riconquistarsi quello che una volta le apparteneva.
Il documentario poi cambia rotta, se non ‘regista’, con un Franco Piavoli che ci porta sui Monti Lessini in contemplazione di un contadino che in piena armonia con la natura coltiva il suo orticello; sullo sfondo il susseguirsi delle stagioni. Una sequenza di immagini naturali con macroriprese di un micromondo che sfugge al nostro occhio distratto dai “grandi eventi” accentuate dall’assenza totale di voci sia di scena che off e un sound track esclusivamente di suoni e rumori ripresi dal vivo.
Il documentario, prodotto dalla Cineteca di Bologna e ITC Movie con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Film Commission Torino Piemonte, verrà trasmesso dalla RAI e sarà distribuito su DVD nelle scuole.
* =
“Kulinarisches Kino - Eat, drink, see movies”, rassegna all’interno del vasto programma della Berlinale, quest’anno alla sua terza edizione, che include una decina di film sia fiction che documentari dedicandosi al tema del cibo come espressione culturale, ma anche strumento di potere delle multinazionali. I film dopo la proiezione sono interpretati “ culinariamente” da rinomati cuochi tedeschi (questa volta anche due donne!) con tanto di stella Michelin e punteggio Gault Millau che in appoggio alla filosofia Slow Food si servono nelle loro creazioni di prodotti locali. Le singole portate sono alternate da conversazioni con ospiti come il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, il direttore del Festival , Dieter Kosslick e l’attivista americana Alice Waters, anche membro della giuria della sezione concorso del festival.07/02/2009, 11:00
Cuni Ploner