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Note di regia del film "Cenci in Cina"


Note di regia del film
"Cenc in Cina". Quasi uno scioglilingua… I cenci possono essere pezzi di stoffa vecchi e consumati, ma anche abiti usati, stracci. “Tutta la storia del mondo va a finire in stracci a Prato” diceva Curzio Malaparte. I cenci sono la base dell’industria tessile, la fibra tessile nasce anche dal loro riciclo…
E i cinesi, gli operosi invasori del mondo. Nella chinatown di Prato oggi vivono ormai quasi 30.000 cinesi.
Ci sono negozi con insegne cinesi, cartelloni pubblicitari scritti con gli ideogrammi e impiegati comunali bilingui.
All’ospedale cittadino nascono un cinese e un pratese ogni giorno… Prima di influenzare le borse mondiali con il loro PIL a due cifre, i cinesi si erano giŕ radicati in Toscana, da piů di quindici anni fa…
Questo film, pur se in chiave di commedia, mostra la difficile convivenza tra pratesi e cinesi ma anche una possibile, futura, soluzione…
Il film rappresenta anche l'avverarsi di un sogno. Di come si possono raccontare storie per il grande schermo anche fuori dai canali produttivi tradizionali. Nasce da un’idea e da una buona stella…
Nasce dalla mia esperienza di regista di sitcom (Love Bugs 1 e 2) e di ex aiuto regista dei toscani campioni del box office: Veronesi, Pieraccioni, Ceccherini, Nuti. Dal desiderio di raccontare una storia nella mia cittŕ, a modo
mio…
Nasce da uno spunto, da un’idea discussa mangiando la pizza con Francesco Ciampi, attore di rivista, cabaret e cinema; dalle visite a casa di Rodolfo Betti,
commediografo e scrittore che ha un patrimonio inestimabile di memorie e aneddoti sul passato…
Poi, come in una odierna riedizione della favola del pifferaio magico, tutti i nuovi arrivati sono rimasti magicamente “incollati” all’entusiasmo della comitiva: Il
co-protagonista Alessandro Paci di cui abbiamo scoperto il lato belloccio e piacione; Man Lo Zhang ex grande fratello cresciuta sia in senso professionale che fisico; Barbara Enrichi l’attrice toscana buffa per eccellenza, i mitici Novello Novelli, Carlo Monni, Laura Pestellini, Massimo Sarchielli, Niki Giustini, la rivelazione Pamassa Camassa, Giuliano Grande “che ce n’hai gratta e vinci?” e con la presenza di un fuoriclasse della poesia e comicitŕ come Massimo Ceccherini.
Il tutto incorniciato da un omaggio affettuoso al piů grande, Francesco Nuti, il maestro di tutti noi, che ci ha dato una sua bellissima canzone per i titoli di coda del film…
Il film č stato prodotto e distribuito dalla Bellosguardo, societŕ pratese formata da alcuni imprenditori "illuminati" che hanno creduto nel progetto e lo hanno finanziato.
Una volta un signore anziano č passato da Piazza del Duomo a Prato, mentre giravamo le scene d’epoca. Ha detto che lui c’era, negli anni ’50. che sembrava tutto uguale, ci ha fatto i complimenti. Noi eravamo tutti raccolti davanti al monitor.
Felici di essere lě…

Marco Limberti