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Note di regia del documentario "Appunti Romani"


Note di regia del documentario
"Appunti Romani" cerca di illustrare la vastità degli immaginari relativi alla “città eterna” utilizzando il cinema come bene culturale, preziosa fonte per la riscrittura (visiva) di una storia del Novecento al tempo stesso intima e sociale. Un film che racconta la città immaginata nel XX secolo è obbligato a confrontarsi con le mentalità che produssero determinate visioni: crollano i baluardi dell’oggettività, della neutralità, della referenzialità, confermando piuttosto che la rappresentazione realistica è sovente luogo di grandi misfatti ideologici. Dunque Appunti romani avanza per frammenti emozionali, per sequenze composte seguendo microtracce narrative o bellezze sommerse, abdicando sin da subito all’idea di una Ricostruzione Oggettiva in stile Grande Storia. Anche perché è difficile sentenziare su una città di "resti": lontani dell’ingenuità della prova documentaria, emerge qualcosa che valica il visibile noto, la riconoscibilità iconografica di un luogo oberato da stereotipi e immagini cartolinesche, donando piuttosto molteplici occhi ai racconti e alle frastagliate identità di una “antichissima città moderna”.

Marco Bertozzi