I premi dell'8° edizione di "Corto in Bra"
Si è conclusa ieri l'ottava edizione di
Cinema Corto in Bra - Festival Internazionale di Cortometraggi, che ha avuto quest'anno tra i suoi ospiti e giurati il regista Lucio Pellegrini (autore di "
E allora Mambo", "
Tandem", e della Serie TV "
I Liceali"), il regista curdo-iracheno Hiner Saleem (autore di "
Vodka Lemon" e di "
Sous les Toits de Paris" presentati a Venezia e Locarno) l'artista newyorkese Fredo Viola (cantautore e artista multimediale), il mago Forest e l’attore Giorgio Tirabassi in un’insolita veste di regista.
Questi i premi e le motivazioni:
Premio Migliore Cortometraggio Concorso Italiani
Se-ra-te di Paolo De Lucia
Motivazione: Tra tanti corti “lunghi” e lunghi “corti”, un corto vero: una bella idea, un'anima tenera e surreale e tanto, tanto varia, capace in 7 minuti di farsi racconto e - magari - diventare anche poesia.
Menzioni Speciali Concorso Italiani
Ivan e Loriana di Stefano Cattini
Motivazione: Una lezione di cinema quasi rosselliniana, encomiabile, per il pudore e il rigore con cui affronta un tema di grande delicatezza con l'arma immortale e universale della semplicità.
Muto di Blu
Motivazione: Un gioiello di avanguardia pura che incanta gli occhi e arriva al cuore grazie alla sapienza della tecnica e a un'immaginazione senza limiti, capace a ogni inquadratura di morire e risorgere dalle proprie ceneri.
Premio Migliore Cortometraggio Concorso Internazionale (ex-aequo)
Lost Paradise di Oded Binnun, Mihal Brezi
Motivazione: Emozionante e poetico, con un'idea molto ben risolta, il film trasporta il pubblico in un'atmosfera che è universale e in un contesto che ben rappresenta il mondo in cui viviamo. Il suono porta lo spettatore vicino ai corpi, i dettagli diventano simboli nella storia che sta raccontando. La cosa più significativa del film è che quando sono nudi sono uguali, una volta vestiti i muri si sono alzati.
Inja Jadeha Payan Nadarand (
In questo posto le strade non hanno fine) di Tofigh Amani
Motivazione: In un contesto complicatissimo, multiculturale, multietnico, con poche immagini il film racconta una realtà di oggi, ma anche i problemi individuali, soprattutto quelli delle donne e dei bambini. La messa in scena molto solida, bella, efficace, non lascia dubbio che dietro ci sia un vero talento.
L'eccezionale performance dell'attrice, Khatereh Nadri, da i brividi per intensità e profondità. La fotografia e le location sono scelte significative per raccontare una storia e nel caso di questo film sono di eccezionale bellezza.
Menzione Speciale Concorso Internazionale
Tatra di Ilya Leutin, Elisabeth Feytit
Motivazione: Un film molto interessante, una storia raccontata in modo unico e speciale, che manifesta una vivida immaginazione. Abbiamo apprezzato particolarmente la scelta stilistica di usare il colore per esprimere il senso della realtà. Bravissimi attori creano personaggi decisamente originali. Riteniamo quest'opera prima una prova molto felice, arte come espressione ludica, leggerezza voluta, scelta non scontata in un paese dove la vita è molto dura.
29/06/2009, 11:52