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Pupi Avati: "Il cinema in costume serve per recuperare
le nostre radici e il nostro passato"


Pupi Avati:
"Sì al cinema in costume per recuperare le nostre radici e il nostro passato che rischia di essere cancellato da questa imponente mole di produzioni, soprattutto nord americane, incentrate esclusivamente sul presente e sul futuro". Così Pupi Avati ieri a Sant’Agata de’ Goti (Bn) in occasione della 13° edizione del Sannio Film Fest, il festival internazionale della scenografia e del costume in corso fino al 30 luglio 2009.

"I film di ambientazione non contemporanea", ha spiegato il cineasta nel corso dell’incontro pubblico in sala Ostieri che ha preceduto la proiezione del film "Gli Amici del Bar Margherita", "ci aiutano a capire da dove veniamo e chi siamo stati. I giovani di oggi non hanno assolutamente idea del lungo percorso che è stato fatto dalle generazioni precedenti per arrivare al punto in cui siamo adesso, un momento storico eccezionale eppure così poco apprezzato. E’ questo che cerco di far emergere dai miei film costringendo spesso il pubblico a interrogarsi sulle differenze tra ieri e oggi per comprendere fino in fondo chi siamo e soprattutto chi eravamo".

27/07/2009, 17:04