I vincitori della 6° edizione di "Jalari in Corto"
Si è concluso il 6°
Festival “Jalari in Corto” di Barcellona Pozzo di Gotto. In una serata di gala resa indimenticabile dall’esibizione del gruppo “Malanova”, la giuria del Festival, cmposta da
Orazio Barrese (Giornalista e Scrittore);
Nino Genovese (Critico Cinematografico);
Andrea Italiano (Esperto Cinema Ex direttore artistico di Jalari in Corto);
Santino Trifilò (Artista Fotografo di Studio Luce) e
Sebastiano Pietrini (Responsabile Cinema ParcoMuseo Jalari) ha assegnato i seguenti premi:
Premio Miglior Corto “Jalari in Corto 2009”
Se ci Dobbiamo Andare Andiamoci di Vito Palmieri
Motivazione: Per il garbo e l’ironia con cui racconta la difficile ed attualissima storia dell’integrazione sociale, linguistica ed umana dell’Italia del XXI secolo. Il regista, con una coerenza stilistica e una tecnica formale notevole, ha saputo guidare gli attori in una bella commedia agrodolce, coinvolgendoci e convicendoci.
Premio Speciale della Giuria
Anima Incorporea di Erika Fiscella
Motivazione: Per l’originale uso delle tecnologie al servizio del cinema e dell’arte. Tecnologia piegata alla poesia e all’espressione di un tema sofferto come quello della sordità, dell’estromissione del diverso, trattato in maniera “colorata” e delicato.
Premio alla Solidarietà
Il Cappellino di Marco Giuseppe Albano
Motivazione: Il tema è triste e non permette retoriche del caso o buonismi ingiustificati. Il regista, infatti, si orienta verso una narrato poetico ed accennato, garbato e sottovoce, lasciando che sia la bellezza delle immagini e lo sguardo malinconico e sorridente della bambina protagonista a farci entrare nel suo mondo e a farci comprendere il valore altissimo, sacro, della vita.
Premio Miglior Fotografia
L’Uomo Perfetto di Ivano Fachin
Motivazione: Per aver avuto l’intuizione di usare tecniche semplici ma raffinate dando così allo spettatore che lo osserva le giuste emozioni per renderlo un corto di rilevante importanza.
Premio del Pubblico
Deja Vù di Alois Previtera
Premio Miglior Interprete (ex-aequo)
Jacqueline Flous e
Elio Aldrighetti per la loro intepretazione nel cortometraggio
La Pistola di Enrico Ranzanici
Motivazione: Per la potente espressività della loro recitazione, giocata più sugli sguardi e le espressioni del viso che sulle parole, che riesce a trasmetterci forti sensazioni: il dubbio, la solitudine, il dolore, la pazzia, l’incomprensione, la paura. Grande prova attoriale moderna; grande direzione del regista.
31/08/2009, 11:26
Simone Pinchiorri