Note di regia del documentario "Giuseppe De Santis"
Parlare di De Santis è raccontare una stagione artistica, ma anche dar voce a un silenzio che ha caratterizzato una tra le figure più importanti della nostra cultura. Il nostro percorso si sviluppa quindi attraverso interviste, materiali d’archivio e clip di film. Il tutto inserito in un viaggio, quello che Lizzani percorrerà attraverso i luoghi di De Santis, che per la loro specificità biografica ed espressiva risultano fondamentali per offrire un quadro completo del regista fondano.
De Santis, regista coronato presto da uno straordinario successo con “Caccia Tragica” e “Riso Amaro” ha una filmografia di soli dieci film. Un mistero sul motivo che lo ha visto protagonista per quasi trent’anni di una sorta di esilio, o di silenzio, pagato forse per la nomea di regista scomodo, per “eccesso” di rigore, o per film “difficili” per il mercato italiano. Un esempio per tutti: “La strada lunga un anno”, premiato come miglior film straniero ai Golden Globe, in Italia è rimasto in sala per soli due giorni.
Da Roma a Cascina Veneria a Fondi, luoghi che si offrono come scenografie naturali alle interviste. Un racconto che si snoda per due vie che corrono parallele: quella artistica / storica, con contributi che aiutano a ricostruire le particolarità stilistiche desantisiane, e quella privata / politica, che viene scoperta attraverso più voci che hanno avuto la fortuna di conoscere e stare accanto a De Santis.
La storia di Giuseppe De Santis è una storia che va raccontata ed è una storia molto vicina all’attualità del cinema italiano. Questo lavoro assume un valore ulteriore, un coro che colma un vuoto conoscitivo e, nuovamente, l’arte dimostra la capacità che ha di restituire ciò che la storia ha taciuto.
Carlo Lizzani