Tutti i vincitori dei premi collaterali della 66. Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Premio "Pasinetti" Migliore Film
Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini
Premio "Pasinetti" Migliore Regia
Giuseppe Tornatore per la regia del film
Baarìa
Premio "Pasinetti" Migliore Attrice
Margherita Buy per la sua intepretazione nel film
Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini
Premio "Pasinetti" Migliore Attore
Filippo Timi per la sua intepretazione nel film
La Doppia Ora di Giuseppe Capotondi
Premio "Pasinetti" Speciale per l'Interpretazione
Riccardo Scamarcio per la sua intepretazione nel film
Il Grande Sogno di Michele Placido
Premio "Pasinetti" per il Documentario
Armando Testa - Povero Ma Moderno di Pappi Corsicato
Premio "Fedic" della Federazione Italiana Cineclub
Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini
Motivazione: Per la novità tematica e per l'intensità emotiva e stilistica espressa in particolar modo con l'interpretazione di Margherita Buy.
Menzione Speciale della Giuria
Di Me Cosa Ne Sai di Valerio Jalongo
Premio FIPRESCI Miglior Film Venezia 66.
Lourdes di Jessica Hausner
Premio FIPRESCI Miglior Film Orizzonti e Settimana Internazionale della Critica
Choi Voi di Bui Thac Chuyen
Premio "Europa Cinemas Label" Migliore Film della Sezione Giornate degli Autori
The Last Days of Emma Blank di Alex van Warmerdam
Motivazione: Il film osserva con sguardo tragicomico l'avidità, la manipolazione e il potere all'interno di una famiglia. Ironico e terrificante allo stesso tempo, il regista dirige il suo cast con grande abilità e imposta i toni con infallibile precisione e riesce a rendere universale il ritratto di una famiglia tipicamente olandese. E' un vero film d'autore ma senza traccia di presunzione.
Premio 24. Settimana Internazionale della Critica “Regione del Veneto per il Cinema di Qualità”
Tehroun di Takmil Homayoun Nader
Premio "Signis" dell'Organizzazione Cattolica Internazionale per il Cinema
Lourdes di Jessica Hausner
Motivazione: Una scelta motivata non dall'ambientazione dell'opera in un centro cattolico, ma dalle fondamentali problematiche umane che il film solleva: la fede, la sofferenza fisica, la speranza, i miracoli, l'assoluto. Con notevole abilità tecnica e artistica, la regista ci conduce alle frontiere delle aspettative umane, lasciando che lo spettatore scopra il significato della libertà umana e dell'intervento divino.
Premio "Brian" dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Lourdes di Jessica Hausner
Motivazione: La regista esamina lucidamente il 'fenomeno Lourdes': le motivazioni e le aspettative che muovono i pellegrini, l'atteggiamento degli organizzatori e degli accompagnatori, le strategie argomentative con cui i religiosi affrontano speranze e delusioni. Ne risulta un quadro eminentemente umano, a partire dal quale vengono proposti alcuni dubbi radicali in materia di fede. L'oggettività dello sguardo, la pacatezza dei toni e la capacità di avvicinare senso comune e riflessioni profonde hanno l'effetto di catturare l'interesse non solo dei credenti, ma anche di chi è già approdato a una visione disincantata e scettica.
Premio "La Navicella" della Fondazione Ente dello Spettacolo
Lourdes di Jessica Hausner
MotivazioneUn piccolo grande film sul tema del miracolo, che con toni cronachistici e privi di enfasi si interroga su destino e salvazione, mettendo in campo due prospettive religiose antitetiche: la speranza di chi ne è agito interiormente e la routine di chi la pratica "per professione".
Leoncino d'Oro Agiscuola
Capitalism: A Love Story di Michael Moore
Motivazione: Non accade spesso che un film riesca ad accumunare le opinioni di una giuria così giovane, così numerosa e con gusti cinematografici così vari; quest'anno è successo. Il pregio di questo film è stato quello di affrontare in maniera coraggiosa e diretta problemi attuali, riuscendo a strappare, nonostante gli argomenti trattati, più di una risata al pubblico. Dissacrante, pungente ma al tempo stesso impegnato, il film mette lo spettatore di fronte alla gravissima situazione in cui versa la società moderna, sollecitando una concreta presa di coscienza.
Segnalazione Cinema for Unicef
Zanan Bedoone Mardan (
Women Without Men) di Shirin Neshat
Motivazione: Attraverso la narrazione di quattro storie private, rappresentate con grande poesia e sottile raffinatezza, il film racconta il dramma dell'essere umano privato dei propri diritti fondamentali. L'artista dipinge uno spaccato sociale, geograficamente e storicamente determinato, che assume il valore di una parabola universale. Esaltando il coraggio di sfidare le regole per riconquistare la propria libertà, il film dona una scintilla per un'auspicata presa di coscienza.
Premio "Queer Lion"
A Single Man di Tom Ford
Motivazione: Per la perfezione formale con cui viene raccontata la storia di un uomo che vive con dignita' la perdita del proprio amore e perche' ci ricorda l'urgenza di leggi che garantiscano la parita' di diritti, affinche' gli omosessuali possano vivere i loro amori alla luce del sole.
Premio "Città di Roma - Arcobaleno Latino"
Le Ombre Rosse di Francesco "Citto" Maselli
Motivazione: Il cinema di Maselli che è cinema di lotte politiche e ideologiche e di impegno sociale, trasfigura sullo schermo l'insofferenza per l'immobilismo culturale del nostro Paese. Maselli ritrae i conflitti e le contraddizioni di due diverse generazioni della Sinistra italiana con uno sguardo semplice ed essenziale che mescola efficacemente realismo e metafora.
Premio "Arca CinemaGiovani" Migliore Film In Concorso nella sezione “Venezia 66”
Soul Kitchen di Fatih Akin
Motivazione: Per averci servito un piatto unico, ricco e inaspettato, capace di esaltare ogni sapore della vita con un dessert di briosa e afrodisiaca vitalità. Per una storia che esalta l'importanza dell'amicizia, condimento essenziale per svincolarsi da una società individualista. Per un servizio ineccepibile curato in ogni aspetto, dalla preparazione alla presentazione e accompagnato da una brillante scelta musicale sempre adatta ad ogni portata.
Premio "Arca CinemaGiovani" Migliore Film Italiano presentato a Venezia 66.
La Doppia Ora di Giuseppe Capotondi
Motivazione: Per la struttura narrativa, capace di ribaltare le convenzioni del genere viaggiando con un ritmo incalzante, su due binari paralleli. Per l'intensità dell'interpretazione che riesce a restituire le varie sfaccettature della complessità dei personaggi. Per essere un'opera prima che si distingue dal panorama “lagunare” del cinema italiano contemporaneo.
Biografilm Lancia Award – Fiction per il Migliore Film Biografico
Mr Nobody di Jaco Van Dormael
Biografilm Lancia Award – Documentario per il Migliore Documentario Biografico
Negli Occhi di Francesco Del Grosso e Daniele Anzellotti
Premio "Air - Forfilmfest"
Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini
Motivazione: Il film descrive con sapienza narrativa e stilistica lo spazio dell'attesa.
Premio "Gianni Astrei" Pro Life del Family Festival e del Movimento per la Vita
Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini
Premio "Fondazione Mimmo Rotella"
Zanan Bedoone Mardan (
Women Without Men) di Shirin Neshat
Future Festival Digital Award
Metropia di Tarik Saleh
Motivazione: Per l'uso divergente di software commerciali e alla portata di tutti, in perfetta armonia con la storia raccontata e lo spirito che la anima.
Menzione Speciale Future Festival
Up di Pete Docter
Motivazione: Per l'eccelenza raggiunta nell'uso narrativo del 3D stereoscopico.
Premio "Oreal Paris"
All'attrice
Carolina Crescentini
Premio Persol 3‐D
The Hole di Joe Dante
Premio "Lanterna Magica"
Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli
Motivazione: Il film mette in scena una storia in cui i giovani sono assoluti protagonisti, sottolinea l'importanza di seguire i propri ideali e valori, quali la solidarietà, l'attenzione ai più deboli e la voglia di giustizia, e indica nella voglia di volare lo specifico giovanile di tutte le epoche.
Premio "Lina Mangiacapre"
Scheherazade, Tell Me a Story di Yousri Nasrallah
Motivazione: Per aver mostrato su un binario parallelo, tra il paradosso e il tragico, la condizione della donna egiziana oggi con le contraddizioni, solo apparenti, che esistono in tutte le società, comprese quelle occidentali e cosidette civilizzate. Apparenti perché il velo, portato o non portato, è sempre presente a rendere invisibile la donna. Quando si tenta di alzare ambedue i veli, reale e mentale, allora tutto esplode, svelando che è proprio il privato a essere la dimensione più politica.
Menzione Speciale "Lina Mangiacapre"
Desert Flower di Sherry Hormann
Motivazione: Per aver presentato un personaggio di donna reale che con la sola forza della sua coscienza e della sua volontà riesce a cambiare il suo inesorabile destino e con la sua lotta e il suo impegno sociale quello di altre donne.
Premio "Padre Nazareno Taddei sj"
Lebanon di Samuel Maoz
Motivazione: Perchè la pellicola esprime autentici valori umani con il miglior linguaggio cinematografico.
Premio C.I.C.T. UNESCO "Enrico Fulchignoni"
Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans di Werner Herzog
Premio Speciale "Christopher D. Smithers Foundation"
Al Mosafer (
The Traveller) di Ahmed Maher
12/09/2009, 12:59
Simone Pinchiorri