"L'Uomo dalla Bocca Storta", lo splendido ritratto di uno
dei più poliedrici artisti italiani: Luciano Salce
"
Non ho realizzato questo documentario solo perchè era il ventennale della morte di mio padre, ma perchè credo che era l'ultima chiamata per condividerne il ricordo tutti insieme". Così
Emanuele Salce, figlio del grande
Luciano Salce, ha commentato la realizzazione insieme ad
Andrea Pergolari del documentario "
L'Uomo dalla Bocca Storta", presentato oggi da
Luigi Rondi alla 4° edizione del
Festival Internazionale del Film di Roma.
L'opera dei due registi ripercorre la vita professionale di un uomo e di un artista che è stato sempre un passo più in qua o più in là rispetto ai suoi tempi. La narrazione del documentario scorre tra interviste ed immagini repertorio tra lettere, scritti, materiali in super 8 e le puntate di "
Buonasera con Luciano Salce" e "
Bontà Loro" di Maurizio Costanzo. Come
Luciano Salce è stato nella vita uno spirito libero, un intellettuale colto e spiritoso, un umorista leggero e pungente, anche il film di Salce e Pergolari è spontaneo e divertente, quasi fosse un testamento artistico di Luciano stesso.
"
Pergolari è stato l'occhio lucido e competente. Credo sappia più cose lui di me su mio padre. Andrea è un vero e proprio Salcista. Senza il suo aiuto, forse, non sarei riuscito a costruire questo documentario", ha proseguito
Emanuele Salce, che ha poi raccontato due aneddoti: "
Il film che amo di più di mio padre è Colpo di Stato, ma adoro anche i suoi "parti" sfortunati e le sue opere mai realizzate, come l'ultima che stava scrivendo ispirata a Morte a Venezia con Roberto Leoni. Tra le altre cose ricordo che Il Medico della Mutua di Zampa con Alberto Sordi doveva essere realizzato da mio padre con Tognazzi, invece ha solo realizzato il seguito".
I due registi hanno realizzato anche un opera letteraria sulla vita di
Luciano Salce dal titolo "
Una Vita Spettacolare", che sarà presentata a dicembre alla
Casa del Cinema di Roma
19/10/2009, 16:11
Simone Pinchiorri