Note di regia del film "Oggi Sposi"
Questo mio ultimo film è stato un lavoro lungo, faticoso, stimolante e il risultato è, lo confesso, oltre le mie aspettative.
La volontà di dare nuova energia alla commedia, un genere così nostro, sia come autori che come spettatori, così bello e popolare, è la ragione che ci ha permesso di avere tanto talento a disposizione nel progetto. È stato infatti scritto dagli sceneggiatori più bravi e richiesti del momento, Bonifacci, Brizzi e Martani e interpretato da alcuni degli attori più capaci e versatili; il tutto grazie a un produttore attento e coraggioso che ha messo a disposizione un budget importante per poter affrontare il progetto con un taglio qualitativo molto alto.
L’obiettivo che ci siamo posti è stato girare un film comico con un cast d’eccezione, riservando particolare cura alle scenografie, ai costumi e a alla fotografia. Purtroppo, non è una critica ma una constatazione, il cinema italiano con il compito di divertire è da diversi anni affidato principalmente a comici: questo è sicuramente un modo interessante di ottenere il risultato, ma non l’unico.
Tempo fa mi capitò di leggere un articolo su Goldoni e sulla sua rivoluzione teatrale; in particolare mi colpì il suo modo innovativo di concepire la rappresentazione e di prendere le distanze dalla “commedia dell’arte”. La sostituzione dei vecchi canovacci con la scrittura di ruoli sempre più precisi portò gli attori a recitare piuttosto che a improvvisare come facevano in passato. I personaggi, pur continuando a mantenere le caratteristiche delle maschere, servivano alla costruzione dell’intera commedia e a far ben funzionare gli incastri della storia rendendola inaspettata e piena di ritmo.
Questo articolo mi ha fatto pensare che anche noi oggi avremmo bisogno di una rivoluzione di quel tipo e credo che non siamo lontani dal raggiungere questo obiettivo. Sento che una nuova generazione di sceneggiatori, registi e attori ha voglia di rinnovare e attualizzare la commedia e renderla di nuovo nostra e popolare come ai tempi della grande commedia all’italiana.
E “Oggi Sposi” è il nostro contributo in tal senso. Abbiamo, infatti, scelto attori straordinari che si cimentano in ruoli comici molto caratterizzati, abbiamo lavorato con estrema attenzione alla sceneggiatura e ai personaggi e fatto numerosi sopralluoghi affinché le location fossero perfette, per poi scenografarle con grande gusto. Non solo. Abbiamo giocato tantissimo sul look e sui costumi, usato ottiche particolari, una fotografia curata e un montaggio coinvolgente.
Per me è stata un’esperienza nuova ed entusiasmante che mi ha aiutato a capire il grande successo avuto in tutto il mondo dai “mostri sacri” del nostro cinema, come Germi, Monicelli e Comencini pur raccontando vizi e virtù tipicamente italiani.
Il matrimonio è oggi tornato prepotentemente alla ribalta. Ho trovato da subito molto divertente l’idea di raccontare la fase più “critica” e meno romantica delle nozze, quella che va dal “vuoi sposarmi” al “sì” sull’altare, dove bomboniere, liste nozze, scelta del luogo per il ricevimento, inviti e discussioni con i familiari, prendono il sopravvento.
Le nostre quattro coppie sono sicuramente estremizzazioni umane che però a mio avviso descrivono molto bene il periodo storico in cui viviamo e alcune caratteristiche del nostro paese. Per dare forza a queste tipizzazioni abbiamo puntato sulle scenografie e sul look dei personaggi: ad esempio abbiamo voluto un Argentero rasato e con un chiaro accento pugliese, un Nigro con parrucca e occhiali e rigorosamente in grigio, una Gabriella Pession platinata e sopra le righe ecc. Insomma ho constatato che la trasformazione anche fisica degli attori aggiunge tanto esteticamente ma forse anche psicologicamente alla loro prestazione, facendoli sempre sentire inequivocabilmente “il personaggio” e di conseguenza potersi servire di lui per essere liberi di esagerare senza timore.
Tecnicamente abbiamo girato quasi sempre con una macchina da presa fissa per mantenere una sorta di eleganza e di stile uniforme anche quando la situazione diventava più grottesca e inverosimile e abbiamo usato, in prevalenza, ottiche larghe, per creare totali importanti e inquadrature in cui anche la fisicità degli attori, e non solo le espressioni del viso, venisse premiata. Essere un po’ più larghi permette, inoltre, di sottolineare ambienti e costumi come avevamo deciso sin dall’inizio del progetto. Abbiamo cercato infine di rendere molto ricca e varia la colonna sonora giocando con cambi di tono bruschi e divertenti, con la chiara volontà di dichiarare allo spettatore il nostro gioco e coinvolgerlo il più possibile nel divertimento.
Insomma “Oggi Sposi” è stata la nostra sfida a tutto questo e il risultato, ripeto, mi soddisfa moltissimo. Sarà poi il pubblico, ovviamente, a decidere e a giudicare.
Luca Lucini