Il percorso a ritroso della vita di François
Farellacci nel suo documentario "Famille"
Partire fa rima con fallire? E soprattutto il cinema ha ancora la forza di riaprire delle ferite mai dimenticate e far tacere una volta per tutte i fantasmi del passato? Simili interrogativi ruotano attorno alla personale vicenda familiare del regista
François Farellacci, che con il suo “
Famille”, cerca di percorrere a ritroso le tappe che lo hanno portato a trovarsi dinanzi ad uno scontro interiore tra il delirio e la realtà. Da quando i genitori abbandonarono la Corsica per trasferirsi in Italia, il tema del viaggio divenne per l'intera famiglia un vero tabù e, a detta del regista "
se non fosse stata per il film che andavo a girare, i miei parenti non si sarebbero mai sognati di riparlare di tutto questo. Lo hanno fatto perchè il cinema li ha messi di fronte al fatto compiuto ed è stata una buona occasione per capire la realtà da cui provengo e liberarmi dei fantasmi con cui combatto quotidianamente". Un'esperienza unica per
François Farellacci per ritrovare se stesso, perchè anche se il tempo ci costringe a correre sempre più veloci, se al termine della nostra fuga siamo in grado di trovare il mare, allora una rinascita è davvero possibile.
15/11/2009, 11:12
Antonio Capellupo