"La Bella Società"; una storia sulla "crescita" lunga trent’anni
Gian Paolo Cugno ha presentato il suo "
La Bella Società", anteprima a cui il
Bif&st teneva molto e che è stato proiettato ieri nella suggestiva cornice del
Teatro Petruzzelli.
"
Durante la proiezione", ha precisato il regista nel contesto della conferenza stampa, "
ho sentito bene l’umore dal pubblico e questa cosa mi ha appagato molto. Credo che sempre quando racconti una storia per immagini si guardi sé stesso e la realtà da cui si proviene, poi certo i produttori ti chiedono di arrivare al pubblico e questo trovo che sia immancabile e giusto ed infatti cerco sempre di farlo. Scrivendo il film mi sono ispirato anche a fatti di cronaca come gli eventi di Avola, questo anche perché trovo che basti guardare i giornali per trovare storie straordinarie. Gli attori di solito li modello anche prendendoli in un qualche modo in giro, sempre bonariamente certo e prima di tutto in un contesto di amore profondo; li lascio sempre liberi di non prendere il copione alla lettera, li metto nella condizione di tirare fuori la loro anima e di non essere quindi solo interpreti. Il film è stato scritto in modo che potesse risultare un percorso narrativo non lineare e canonico, come se rivivesse nella mente di una persona che riconsidera tutta la sua vita passata. Volevo costruire una grande storia che sfiorasse i grandi avvenimenti dell’epoca come per esempio il problema dei contadini, ma non volevo fare un film politico. “La Bella Società” avrà credo anche una versione televisiva; ho infatti molto materiale e mi stanno incoraggiando a girare altre due settimane. Il film dovrebbe uscire al cinema in primavera".
Chi vi scrive ha incontrato personalmente uno degli interpreti protagonisti di "
La Bella Società" e cioè
Enrico Lo Verso, il grandissimo professionista con cui ha avuto l’onore di lavorare e quindi la fortuna ed il privilegio di imparare, prima e dopo averlo diretto.
"
Gian Paolo Cugno è una persona magnifica e straordinaria", ci ha confidato in esclusiva, davanti ad un caffè e durante una piacevolissima ed illuminante chiacchierata per la quale lo ringraziamo sentitamente, "
è un uomo ed un regista che ha il coraggio di prendere molto dalla storia particolare dalla quale proviene. E’ insieme un intellettuale ed un artigiano che ha fatto tanti lavori manuali e che quindi si sporca le mani volentieri acquistando nobiltà per questo. E’ un grande amico, sempre solare; spesso ci divertiamo a provocarlo per il piacere di vedere come reagisce, ed è sempre bello ritrovare la sua personalità sempre costruttiva e pulita. Sul set ti mette a suo agio e ti lascia libero, è un siciliano come me ed anche per questo è stato un piacere lavorare con lui".
“
La Bella Società” è un film ben costruito, una vicenda che appassiona e narrata con attenzione e gusto, un’opera impreziosita dalla direzione e recitazione degli attori. Alla bella interpretazione di una
Maria Grazia Cucinotta molto in parte, si sommano, oltre ad
Enrico Lo Verso,
Raul Bova e
Giancarlo Giannini.
Gian Paolo Cugno gira con cura e coerenza, sfoggiando un buon utilizzo dei mezzi tecnici ed alternando bene le scene in interni alle solarità dei paesaggi esterni che rendono bene il luogo dove si svolge la vicenda. “
La Bella Società” è una pregevole storia di crescita che attraversa trent’anni, una vicenda che narra della vita che inevitabilmente cambia le persone e permette loro di maturare proprio nel momento delle loro scelte migliori che arrivano magari a liberarli dai loro egoismi ed infelicità che per anni li hanno intrappolati in una esistenza non appagante; è un film apprezzabile nel suo insieme e nel quale è quindi evidente il buon lavoro di squadra e le indubbie capacità di direttore d’orchestra del regista.
29/01/2010, 21:56
Giovanni Galletta