Note di regia del film "Una Notte Blu Cobalto"


Note di regia del film
Una Notte Blu Cobalto” nasce dall’idea di soffermare lo sguardo sul mondo e sulla società passando attraverso Catania, città dove prende vita la nostra storia, e Dino Malaspina, studente universitario fuoricorso ancora in bilico tra “adolescenza” ed “età della ragione”.
Dino si trova, suo malgrado, a confrontarsi con una delle fasi più delicate di una storia d’amore: l’epilogo.
Tema universale vissuto attraverso la mente, gli occhi e la voce di un ragazzo arroccato nel proprio passato e incapace di accettare la realtà.
Da mesi infatti la ragazza lo ha lasciato e l'unica soluzione che, da solo, è riuscito a trovare è quella di fermare sé stesso per cercare di fermare il tempo, come ultimo estremo tentativo di rendere viva, almeno nel ricordo, la sua storia con Valeria.
Dino non vuole e non sa dimenticare, si è bloccato.
Tutto sembrerebbe destinato a non mutare, in questo folle quanto ingenuo e disperato progetto di vita, se non fosse che da qualche parte, nella città, la “Blu Cobalto” ha aperto i battenti e all’interno tutti sono già a lavoro per la felicità della gente.
Ha inizio così, con l'incontro apparentemente casuale tra Dino e questa singolare pizzeria chiamata “Blu Cobalto”, un misterioso processo di formazione che porterà il protagonista a lasciarsi alle spalle i propri fantasmi per ritrovare sé stesso e la propria vita.
Ad aiutarlo in questa fantastica avventura sono pronti l'insolito e saggio proprietario della pizzeria, i suoi uomini e i suoi clienti, personaggi strani e a tratti inquietanti, accomunati da un unico denominatore comune: la solitudine.
Aprirsi agli altri come inizio di un percorso di crescita, dove il confronto con i disagi altrui diventa strumento di salvezza anche per sé stessi.
Un viaggio onirico lungo la sottile linea che divide, e a volte confonde, sogno e realtà, attraversando in una notte lunga una vita, sulla scia delle migliori “black comedy” anni '80, una città “vestita” di marmo chiaro e pietra lavica che custodisce già in nuce l’ambiguità di questa odierna favola surreale.
Dino Malsapina alla fine dei giochi avrà una sola notte a sua disposizione, in cui tutto sembrerà magicamente possibile, anche scegliere se essere felice.

Daniele Gangemi