Note di regia del documentario "Inventario Balcanico"
L'accumulazione delle immagini della catastrofe umana e ambientale provenienti dalla ex-Jugoslavia ci spingevano a cercare materiali ed immagini, testimonianze che recuperassero valori vitali preesistenti che non potevano non esservi.
Registrazioni della vita 'così come era'. Materiali per un film che celebri la vita prima dei conflitti e delle divisioni. La storia vista dal privato, dalla vita intima, partendo dal 'baso', dal minimo, dal dettaglio. Anni '20 - '30 - '40.
Un lavoro di analisi, su formati desueti, non più proiettabili, per rendere indistruttibile la memoria racchiusa nelle immagini ritrovate, girate da amatori, viaggiatori, soldati nazisti dei Balcani.
1940. Un militare nazista munito di una piccola camera documenta il viaggio di conquista e occupazione in Jugoslavia. La folla muta osserva, I soldati, compiute le loro azioni, prendono il sole sulla riva del mare accanto alle loro side-cars.
Topografia aerea di una città dopo il bombardamento. Panoramiche della città balcanica rasa al suolo, dei ponti distrutti sul Danubio.
Danubio. Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Dalla Selva Nera al Mar Nero. Fiume della felicità per gli Sciti.
Carnevale. Simbologie della maschera, del bersaglio. Forme dell'Espressionismo tedesco.
Catalogo di geografie e architetture durante la navigazione del fiume, prima della loro devastazione violenta. Immagini di città, strade, piazze, palazzi, fontane, parchi, chiese, minareti, moschee. Genti delle sue rive: folle, mercanti, donne velate, Tatari, bevitori, giochi d'acqua, bagnanti. Si mescolano differenti popolazioni. Il Danubio Mitteleuropeo, Slavo, Magiaro, Latino, Ebraico, Musulmano.
Nascita. Rituali in una casa in tempo di guerra. Donne, parenti intorno al neonato. Icone familiari. Profilo della donna che ha partorito. Inquadratura alla Egon Schiele in un ""home movie"" balcanico.
Matrimonio. La coppia degli sposi nel costume tradizionale. 'Esposizione' di bambini davanti alla camera. Una festa con musica e danza durante la guerra.
Soldati. Autoritratti grotteschi alla maniera di Grosz di un nazista.
Diario di viaggio militare. La ronda, la sosta, lo sparo.
Caucaso. Visioni sulle sponde del Mar Nero di fronte alla foce del Danubio.
Musica. Nostalgia delle terre abbandonate. Per gli esilii, le distanze, le patrie perdute dopo gli eccidi, gli sradicamenti.
Yervant Gianikian e
Angela Ricci Lucchi