Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del film "A Morte!"


L'idea del film "A Morte!" mi venne prima che la crisi economica attuale travolgesse il mondo intero: pensavo a tutti quei giovani che venivano assunti per due o tre mesi da una qualche azienda e poi magari mandati a spasso in nome della FLESSIBILITA’. Mi chiedevo come fosse possibile che tra tutti questi giovani non ci fosse almeno un ragazzo che si ribellasse in maniera eclatante. Ecco, se non c’era nella realtà, lo si poteva creare nella finzione.
Che cosa poteva un giovane ribelle del terzo millennio? Animato da una grande rabbia ma anche da un grande senso di giustizia? Avrebbe rapito qualcuno, per guardarlo in faccia e cercare di capire… Bisogna scegliere bene chi fosse questo “qualcuno”. Decisi che uno sarebbe stato un politico, qualche dubbio lo avevo per il secondo: optai per un Professore universitario, così oltre ai mali della politica avrei parlato dei mali della scuola. Come prigionia Marco, il protagonista, sceglie una vecchia miniera abbandonata, una location simbolica e suggestiva allo stesso tempo.
Col passare del tempo i temi trattati dal film: le false promesse dei politici, la promessa di fantomatici posti di lavoro, la profonda crisi della scuola e dell’Università italiana diventano sempre più attuali:
“Vi prometto che riaprirò la miniera, assumerò duemila persone subito e tremila subito dopo” – così dice il Politico in una delle scene finali del film.
La scommessa maggiore del film è stata quella di conciliare in maniera equilibrata questo primo elemento – per così dire “realistico” – con quello simbolico, rappresentato da un “Re” che inpersonifica il Male Assoluto:
“Sarebbe bene se non piovesse, per due o tre mesi. Sarebbe bene scatenare un’epidemia … Sarebbe bene che qualcuno morisse… Potremmo vendere tante pastiglie.”
“Sarebbe bene far salire il prezzo del grano e del petrolio… Così qualcuno avrà bisogno di noi…Quando qualcuno sarà sul punto di fallire, ritorna, così lo salveremo.”
Così dice il Re in due dei suoi brevi discorsi.

Gianluca Sulis