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Note di regia del documentario "La Vita al Tempo della Morte"


Note di regia del documentario
"La Vita al Tempo della Morte", nasce nell’istante in cui la morte si è avvicinata per la prima volta alla mia esistenza. Inizio sempre con pochi appunti, da qualche cosa vista nella penombra, da un verso, da un suono o da un disegno. In questo caso è stata una lacrima. Non si tratta di ispirazione, ma di curiosità… Cerco sempre di pormi delle domande con il mio lavoro e molto spesso è il loro moltiplicarsi, a dare la chiave di accesso al tema che ho deciso di raccontare. Cosa voglia dire questo film me lo chiedo continuamente, strada facendo, smarrito in una selva di ombre, che mi indicano costantemente nuove strade da seguire. Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto, avevo chiara una sola cosa; che sarebbe stato un film sulla morte. Ma perché un film sulla morte? Molti lo hanno già fatto con risultati straordinari… Oggi ho trovato la risposta o forse, mi sono solo avvicinato a qualcosa che ha le sembianze di una risposta… Certo gli eventi mi hanno dolorosamente aiutato, vivere è sempre più sorprendente che immaginare e forse un film come questo, serve solo a dirmi che la morte non si lascia raccontare. La morte è esigente, richiede silenzio, pazienza, forza e meditazione. Una meditazione che a volte sconfina nella paura. Paura di svelarsi, di scoprirsi deboli, di chinarsi di fronte al destino. Più volte sono stato sul punto di abbandonare per paura. Poi ho compreso che nulla è come la morte… Se non la vita stessa.

Andrea Caccia