La "Wall Street" di Oliver Stone, quando il denaro non dorme mai
E’ stato proiettato Fuori Concorso al Festival di Cannes l'atteso film "
Wall Street il denaro non dorme mai" di
Oliver Stone. Il lungometraggio è stato apprezato dal pubblico francese anche se i momenti di alta finanza, pur interessanti, risultano un poco "ostici". Molto più fruibile il racconto delle vicende familiari dei personaggi (Gekko, Winnie and Jacob) , intenso e a tratti anche commovente. Questo per dimostrare che anche gli squali della finanza hanno una sensibilità che va al di là dei soldi.
Oliver Stone in questa seconda analisi su Wall Street, la prima risale al 1987, una volta paradiso del denaro e oggi solo inferno, riprende il filo della vita di Gordon Gekko per narrarci la sua vita al momento del grande crack.
Nel giugno 2008, dopo 8 anni di reclusione per i fatti accaduti nel primo film Gordon Gekko, il grande guru di Wall Street, viene rimesso in libertà. Appena libero dedica il suo tempo a pubblicizzare il libro che ha avuto tempo di scrivere dietro le sbarre nel quale denuncia le malefatte dei suoi ex compari che lo hanno spedito in galera. Cerca anche di avvisare il mondo finanziario dell'imminente crack che colpirà a breve la disastrata economia americana e mondiale ma non viene creduto a causa del suo torbido passato. Allora si sforza di riallacciare i rapporti con sua figlia Winnie con cui non parla da anni perché la ragazza lo odia ritenendolo responsabile del suicidio del fratello Rudy e dello sconquasso della loro famiglia. Per fare presa sulla figlia Gekko sceglie come esca il fidanzato di Winnie, un giovane broker di nome Jacob in un momento difficile della sua carriera finanziara. Unendo astuzia, entusiasmo e anche idealismo Gekko e Jacob riescono a vendicarsi di coloro che li hanno affossati e a lanciarsi in nuove imprese finanziarie non completamente “disoneste”.
Con "
Wall Street il denaro non dorme mai",
Oliver Stone, mescolando con abilità i principali elementi della fiction: sceneggiatura solida ed avvincente (gli scandali finanziari e i loro risvolti sono oggi il nostro pane quotidiano), ottimi interpreti (
Michael Douglas,
Shia LaBeouf,
Susan Sarandon,
Carey Mulligan), utilizzo magistrale della macchina da presa e montaggio rapido e coinvolgente, ha confezionato un lungometraggio che interessa, non annoia e piace. Un film in bilico tra la fiction e il reportage.
15/05/2010, 09:53
Martine Cristofoli