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"Rimet - L'Incredibile Storia della Coppa del Mondo": le rocambolesche
e misteriose vicende del Trofeo Jules Rimet


Lorenzo Garzella, Filippo Macelloni e César Meneghetti raccontano la storia sportiva e di cronaca "nera" della Coppa Rimet tra Brasile, Inghilterra, Spagna, Italia, Uruguay ed Argentina. Una spy-story sul trofeo vinto dal Brasile di Pelè nel 1970 contro l'italia di Gigi Riva, Sandro Mazzola e Gianni Rivera a Città del Messico.


Manca poco all'inizio del mondiale 2010 ed è il momento giusto per presentare il documentario "Rimet - L'Incredibile Storia della Coppa del Mondo". Proiettato alla stampa a Roma e ospite del Taormina Film Festival, questo documentario diretto da Lorenzo Garzella, Filippo Macelloni e César Meneghetti, racconta la storia sia sportiva sia di cronaca "nera" del trofeo più prestigioso del calcio del ventesimo secolo: la Coppa Rimet, due chili d'oro fatti forgiare dall'inventore del campionato mondiale di calcio nel 1929, e assegnata, dopo 3 vittorie, al Brasile di Pelè nel 1970.
A parte le vittorie sul campo (Brasile 3 volte, Uruguay 2 volte, Italia 2 volte, Germania, Inghilterra) e i relativi viaggi per il mondo, la coppa subì diverse avventure che nulla avevano a che fare con il calcio; a Roma durante l'occupazione nazista, la coppa venne nascosta in una scatola da scarpe dal segretario della Federazione Italiana Ottorino Barassi, che riuscì così a evitarne il sequestro dagli occupanti a caccia di oro per scopi bellici. Poi un ventennio tranquillo nelle bacheche dei vincitori fino al 1966 quando venne rubata a Londra prima del mondiale inglese e ritrovata da un cane in un cespuglio dopo una serie di colpi di scena da film. Quattro anni dopo la coppa doveva essere assegnata; in finale c'erano Brasile e Italia, tutte e due con due stelle sulla maglia, garanzia che dopo quella partita la coppa si sarebbe fermata a Roma o Rio de Janeiro. Riva e compagni non ce la fecero e il trofeo fini in sudamerica. Fino al 1983 quando a Rio, dei ladri di quartiere la trafugarono senza sforzi dalla sede della federazione e la fusero in lingotti. Forse. Vennero arrestati grazie a un pentito, ma la Coppa Rimet non c'era più, squagliata senza scrupoli di fronte alla bollente crisi economica brasiliana. Ora una copia della Coppa, fatta fare dagli inglesi dopo la disavventura del 1966, è esposta a Preston in Inghilterra, ma ai brasiliani, che la vinsero sul campo questo non riesce proprio ad andare giù.

"Rimet" è costruito in maniera interessante su un modello molto televisivo, mezzo ideale del calcio moderno, e si avvale di emozionanti immagini di repertorio e interviste a personaggi del mondo del calcio e non solo. Già venduto in 21 paesi da Rai Trade, è per gli appassionati un film di sicuro interesse, un documento che, senza voler essere banali, fa del calcio un mezzo per attraversare la storia del secolo scorso. Il mondo a cavallo della vittoria alata, la sua Coppa; l'Europa e le dittature, il nuovo mondo in America latina, la guerra mondiale e le difficoltà del dopoguerra, fino all'Inghilterra di Beatles e Rolling Stones, e alle crisi economiche degli anni 70/80.

Il documentario è una coproduzione italiana e argentina realizzata da Daniele Mazzocca e Pier Andrea Nocella per Verdeoro, è stato girato in HD e dura 52 minuti.

10/06/2010, 13:01

Stefano Amadio