Note di regia del documentario "Il Battito Solitario"
Battito solitario è uno sguardo silenzioso su alcuni momenti quotidiani di Marco, fratello dell'autore e regista di questo short documentary Guido D'Alessandro. La camera segue fedelmente e da vicino attimi di vita di tutti i giorni, spesso fatti di piccoli gesti compiuti con una naturale ritualità in ambiente domestico e urbano, altre volte vissuti in intimo contatto con la natura. Viene così dipinto un affresco minimale e in taluni casi contro luce, allo stesso modo in cui Marco si pone nei confronti del mondo circostante, e cioè facendo barriera con il proprio io creativo verso la comune mutualità degli interscambi emotivi.
Suggestiva e attenta la fotografia, ermetica e a tratti criptica la tecnica di narrazione: il regista passeggia sul filo del "nudo e crudo", rischiando di cadere in un racconto introflesso e comprensibile solo a chi già conosce il fratello Marco.
Agli spettatori più pazienti il video regala come cadeau un piccolo riflesso zen, nelle immagini finali, sui pedali di una bicicletta che faticosamente e infreddolita si arrampica, stretta ai bordi innevati di una ripida strada di montagna.