Certo, le canzoni di
Luciano Ligabue fanno spesso venire la pelle d'oca, ma quel che serve al nostro paese è la novità. E "
Niente Paura", il nuovo film di
Piergiorgio Gay, si limita a una panoramica retorica sugli ultimi 30 anni di storia. Sostenuti dalle canzoni di
Ligabue e dalle immagini di un suo concerto a Verona, gli episodi più significativi della storia italiana recente sono commentati e descritti senza un'analisi profonda capace di far cambiare idea a un solo spettatore.
Si parte dalla carta costituzionale, ultimo baluardo della democrazia riscoperto di recente dopo anni nel dimenticatoio, ultima arma contro chi ha preso il potere e fregandosene di tutto e di tutti, lavora solo per se stesso. La democrazia, i diritti, i doveri, sono tutti lì, scritti nero su bianco, e basterebbero a fare non uno ma cento paesi democratici e civili. Ma non è così. Malgrado gli elogi, la carta è spesso vaga, frutto di mediazioni tra punti di vista che erano molto distanti tra loro.
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Niente Paura", prodotto da
Lumiere & Co e
BIM, ha il grosso limite di non fare nomi e non indicare le cause del decadimento della società italiana. E' una denuncia verso ignoti, in cui tutti sanno ma nessuno parla, limitandosi a fotografare quello che non va. Non basta dire che la crisi della nostra civiltà è cominciata a cavallo del 1980 per farla coincidere con la nascita dei grandi network televisivi privati. I nomi vanno fatti anche rischiando di passare per malati di antiberlusconismo.
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Le Cose Cambiano" come diceva David Mamet, e anche gli italiani sono cambiati e sicuramente in peggio. Forse l'idea di cominciare a lavorare sulle coscienze dal basso, con le canzoni di
Ligabue, è vincente, ma i frutti si vedranno più in là. Intanto "
Niente Paura", in sala dal 17 settembre 2010, propone un concentrato di eventi che ha profondamente toccato Italia e italiani, proponendo però commenti di poco spessore (tranne il costituzionalista Stefano Rodotà) e sicuramente già sentiti.
15/09/2010, 17:48
Stefano Amadio