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"L'Estate Spezzata": un documentario sulla strage del 2
Agosto 1980 alla stazione di Bologna trent'anni dopo


Il 2 agosto 1980 è una data triste per la città di Bologna e per tutta l'Italia. Alle 10:25, in una sala d'aspetto gremita di 2ª classe della Stazione Centrale, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplose, causando il crollo dell'ala ovest dell'edificio e provocando 85 morti e 200 feriti. Dopo varie indagine e despistaggi vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza, gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, Massimo Carminati, estremista di destra, Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare, e Luigi Ciavardini. Eventuali mandanti della strage non sono mai stati scoperti e tutti i colpevoli si sono ritenuti innocenti.

A trent'anni da quel tragico evento Vittorio Pastanella e Francesca Mozzi rievocano i fantasmi di quella giornata nel documentario "L'Estate Spezzata - A 30 Anni dalla Strage del 2 Agosto 1980", attraverso il racconto di alcuni tra i sopravvissuti e i parenti delle vittime. Tutti gli intervistati si pongono svariate domande, molte delle quali ancora irrisolte, quali la ricerca dei mandanti, il segreto di Stato e i benefici di legge concessi agli esecutori materiali della strage. I due giovani registi affrontano questa vicenda in modo garbato, condensando in 44 minuti tutti gli aspetti più importanti della strage, non tralasciando di mostrare alcune immagini di repertorio e foto d'epoca tratte dagli archivi della NTV, Telesanterno, Studio fotografico FN, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e dall'archivio del fotografo Umberto Gaggioli.

16/10/2010, 15:02

Simone Pinchiorri