Note di regia del film "La Fontana di Morù"
L'idea base era quella di parlare di una Sardegna diversa da quella solita, una Sardegna e un mondo visto con gli occhi di una bambina di dieci anni. Una bambina che immagina di vedere Bin Laden sulle nuvole, voce narrante di un mondo poetico e lontano dai clamori della città.
La scelta di utilizzare attori non professionisti conferisce al film grande genuinità e semplicità, e proprio questa penso sia la forza del film.
La parola d'ordine era "Grande semplicità", sia nel linguaggio sia nelle tematiche, ma questo, a ben vedere, è vero solo in parte, anche perchè la componente simbolica è molto forte.
La fontana di cui si parla esiste realmente, si trova a Tonara e si dice che chi beva la sua acqua diventi pazzo. La pazzia è un'altra delle tematiche presenti. I bambini sono affascinati dai matti e dalla speranza di poter diventare anch'essi pazzi, ma scopriranno presto che essere matti non è poi così bello come sembrava...
Gianluca Sulis15/11/2010, 12:34