"Zoè": la tragica storia di una bambina
durante la seconda guerra mondiale
"
Zoè" arriva a Roma. Al
FilmStudio in Trastevere nell'ambito della rassegna tutta dedicata al cinema indipendente sostenuta dalla Regione Lazio in alcune sale della Capitale.
Il film di
Giuseppe Varlotta è ambientato durante la seconda guerra mondiale, in quel Piemonte teatro, come tante altre zone d'Italia, della crudeltà e della follia delle truppe tedesche occupanti e in ritirata. "
Zoè" è una bambina che un giorno, protagonista di un rastrellamento con fucilazione di inermi civili, riesce a scappare e parte alla ricerca del padre, capo dei partigiani della zona. Il suo viaggio, in compagnia di uno strano personaggio armato (
Francesco Baccini), si sviluppa tra i boschi e le valli del Piemonte, dove per una bambina è facile incontrare il male senza troppo distinguerlo dal resto.
Il film cerca di mischiare piani reali a situazioni metafisiche, momenti onirici a crudezze minimali senza però riuscire a convincere del tutto. Prese singolarmente le situazioni surreali non risultano abbastanza ispirate o visionarie mentre la crudezza della realtà non è supportata dagli attori che spesso fanno troppo, uscendo dalle credibili righe della normalità.
Nel complesso il film di
Giuseppe Varlotta è un'operazione coraggiosa, veramente indipendente, diversa dalle solite opere prime. Come molte di queste però pecca un po' di egocentrismo realizzativo. I dialoghi sono eccessivi (troppi nomi, troppe domande palesi, troppe parole) e in fase di scrittura andrebbero condivisi e discussi con più persone; quattro o sei orecchie sentono meglio di due.
Alcuni personaggi risultano affascinanti e indovinati mentre di altri si perdono le tracce senza nostalgia, forse per la poca esperienza degli interpreti. Fa eccezione
Bebo Storti con il suo cattivo del bosco che riesce a colpire malgrado la troppa verbosità lo renda meno inquietante di quanto avrebbe potuto essere.
Rimarrà in programmazione al
FilmStudio da domenica 5 fino al 14 dicembre 2010.
05/12/2010, 22:02
Stefano Amadio