Sinossi *:
Zoè gioca tranquilla col suo cane, mentre la vita del paese si trascina tra la desolazione di cui la guerra è portatrice. Un prete, pochi uomini ed umili donne sono coloro che ancora abitano il borgo desolato.
Una donna si sveglia e si alza improvvisamente da un giaciglio improvvisato in una cascina; affacciatasi all’uscio sorpresa urla: “Gli americani! Arrivano gli americani!”. La voce giunge al paese, abbastanza forte da interrompere ogni minima attività degli uomini, abbastanza da infondere la speranza negli occhi delle donne.
Il destino vuole però che il silenzio non sia violato dall’arrivo improvviso degli americani, bensì dei soldati nemici e dal loro ordine di morte.
I soldati gettano nello scompiglio la fragile armonia della comunità, irrompono nelle case, distruggono e saccheggiano, terrorizzando la popolazione inerme, sottoponendo ognuno dei cittadini, le donne e i bambini, persino il prete, ai loro ordini, alla violenza e al delirio del rastrellamento.
Pur di salvare la propria figliola Zoè, Tina, la convince a vagare alla ricerca del padre, un noto capo “partigiano” fuggito nei boschi, e informarlo del pericolo imminente.
Zoè inizia così una corsa disperata per la campagna, sulle colline, attraverso le linee nemiche. Lungo la strada, un soldato nemico, ingannato dalle ombre, scambia Zoè per un ragazzo e la insegue. Le ombre dei due vagano veloci tra campi e boschi incessantemente. Alla fine Zoe viene raggiunta e, immobilizzata dalla paura, chiude gli occhi.

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Note:
Il titolo del film "Zoè" deriva dal greco e significa "Vita".

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