Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del documentario "L'Ultima Zingarata.
Un funeralone da fargli pigliare un colpo!"


Note di regia del documentario
Un giorno mi squilla il telefono e sento fare “Si, Micali? Sono Mario Monicelli” e dice “Volete rifare il funerale del Perozzi? E’ un’idea fantastica. Io ci sto”.
Diversamente da quanto voluto da Gastone Moschin/Rambando Melandri, il funerale del Perozzi, che chiude Amici Miei, raccoglie appena poche decine di persone.
A distanza di trentacinque anni Firenze decide di fare il suo omaggio ad uno dei film nei quali si sente meglio rappresentata e lo fa girando nuovamente la scena del funerale, questa volta con una partecipazione di oltre mille persone chiamate a raccolta in Piazza Santo Spirito per un funerale onirico e surreale.
Questa è la storia di come è nata l'idea dell'Ultima Zingarata, di come sia riuscita a coinvolgere Mario Monicelli e Gastone Moschin, e di come abbia smosso una città riuscendo alla fine ad arrivare al Festival di Venezia.
Ma è anche la storia di Amici miei attraverso i racconti dei suoi protagonisti ed un grandioso omaggio ad un grande film ed al suo regista.
La magia del cinema....Deve essere stata quella. Quella che ti immagini uscire dallo squarcio di luce che taglia la sala e arriva sullo schermo e che poi prosegue appiccicandoti il film addosso. L'avevo già incontrata lavorando sul Cinema Universale e sulle sue voci che si alzavano dalla sala e si fondevano nel fim e adesso l'ho scoperta di nuovo.
Deve essere stata quella che ha fatto sì che il 6 giugno 2010 in Piazza Santo Spirito arrivassero mille persone vestite a lutto sotto un caldo infernale a celebrare un film uscito trentacinque anni prima ma sempre presente nella vita di tutti.
Che poi nel nostro caso c'erano pure anche tante strane parole magiche, da fare invidia a Mary Poppins- il supercalifragilisti... si trasforma in supercazzola- e forse è anche grazie a questo che tutte quelle comparse si sono mosse perfettamente all'unisono, ciak dopo ciak, seguendo tutte le indicazioni (addirittura senza inveire contro il regista!)
Ed è sicuramente la magia del cinema che ci ha portato a coinvolgere Mario Monicelli, irriverente punto di riferimento, che si è divertito a calarsi nel ruolo che gli avevamo chiesto di fare...ovviamente quello del “boss”. E insieme a lui Gastone Moschin, Milena Vukotic e tutti gli altri, partendo da un quartiere altrettanto magico come l'Oltrarno fiorentino fino ad arrivare al Lido di Venezia.
Questo film e questa zingarata è un omaggio a quella magia del Cinema e ai fili indelebili che lo legano a ciascuno di noi. Quel Cinema distante da multisale, fiction televisive e cinepanettoni.
Quel Cinema che ci legherà sempre a Mario Monicelli.

Federico Micali