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Note di regia del film "Notizie degli Scavi"


Note di regia del film
Notizie degli scavi (1964), di Franco Lucentini, è considerato, ancora oggi, uno dei racconti più belli della letteratura italiana del secondo dopoguerra. Nel rileggerlo, è stupefacente constatare come gli elementi del racconto che l’imposero all’ammirazione – l’invenzione del protagonista, il linguaggio dei personaggi, il significato profondo della visita agli scavi di Villa Adriana – conservino tutta la carica originaria e, nello stesso tempo, abbiano la capacità di rinviare a condizioni e temi del presente. A tal punto che certi aspetti (l’eccentricità del protagonista, la descrizione della vita nella casa equivoca), per sopravvenute circostanze politico-sociali ed economiche, appaiano più plausibili oggi che agli inizi degli anni Sessanta. Queste considerazioni mi hanno indotto e agevolmente consentito di ambientare la storia ai nostri giorni, conservando e attualizzando quel significato morale che trascende la contingenza, e che è la vera grandezza del racconto di Lucentini. In questo senso, nell’operazione di “aggiornamento” della sceneggiatura (per altro fedele al racconto), mi è parso significativo e appropriato inserire la scena di vita notturna, non presente nel libro. Così come è stato naturale aggiornare alcuni dettagli (altrimenti anacronistici) e adeguare i comportamenti. Tuttavia, ferma restando la fedeltà allo svolgimento del racconto, tengo a evidenziare due interventi che, a mio avviso, contribuiscono a caratterizzare il film nella sua autonoma valenza cinematografica.
Il primo è il passaggio dalla prima alla terza persona: il racconto di Lucentini è scritto in prima persona, con la conseguenza che il linguaggio ha la sua compiuta valenza espressiva nella soggettività del narratore, vale a dire del protagonista della storia. Nel film la vicenda è raccontata in terza persona. Ciò comporta che il linguaggio dei personaggi (che è fedelmente quello del libro) abbia, e conservi, una verosimiglianza oggettiva. Una vera sfida per me e per gli attori.
Il secondo intervento riguarda la visita agli scavi. Nel racconto letterario, la visita è solo raccontata; nel film è mostrata anche fisicamente: gli straordinari reperti archeologici sono documentati in tutto il loro fascino. Può apparire come una scelta di sceneggiatura naturale e inevitabile. Nondimeno, la soluzione adottata comporta la consapevolezza di una diversa valenza espressiva e di significato nell’economia del film.
Notizie degli scavi è tante cose: è un oggetto delicato, un esercizio di stile, l’invenzione di un personaggio straordinario, una lente con la quale guardare la realtà, un racconto morale innervato da una fortissima tensione etica. Se a tutto ciò si aggiunge l’apporto di una recitazione ammirevole di Giuseppe Battiston e di Ambra Angiolini, si comprende il piacere di aver realizzato il film.

Emidio Greco