LA MILANESIANA 26 - Dal 22 maggio al 28
luglio 19 città e 64 appuntamenti
Dopo il successo della straordinaria edizione del 25° anniversario,
LA MILANESIANA, IDEATA E DIRETTA DA ELISABETTA SGARBI prosegue il suo viaggio culturale con una nuova stagione ricca di incontri che si snoderanno tra maggio e luglio 2025, con 64 appuntamenti in 19 città italiane unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.
Ogni anno
La Milanesiana affronta un tema che caratterizza e attraversa l’intero programma. Il filo conduttore di questa 26esima edizione è INTELLIGENZA, una parola dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare, suggerita a Elisabetta Sgarbi da Massimo Cacciari (che sarà a La Milanesiana il 3 e il 9 giugno a Milano). La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno si tinge delle sfumature del blu rielaborata da Franco Achilli. Un colore spesso associato alla logica, alla calma e all'affidabilità, che trasmette serenità e speranza in un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi.
Il 22 maggio per la prima volta la rassegna arriverà a Crotone per sottolinearne il ruolo attivo nel panorama culturale contemporaneo, una città che vanta una storia millenaria come importante polo della Magna Grecia e che oggi offre una combinazione unica di patrimonio storico e bellezze naturali. Intervengono i Premi Pulitzer Michael Cunningham e Andrew Sean Greer, l’autore Enrico Rotelli e il matematico Paolo Zellini che riceve il Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze. Chiude la serata l’intervento musicale di Paolo Fresu accompagnato da Pierpaolo Vacca.
Ad anticipare il primo incontro sarà la mostra a cielo aperto dedicata a Marco Lodola nell’Isola di Albarella, visitabile da domenica 20 aprile. Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno della rassegna che quest’anno ospita in totale 8 + 1 mostre in varie città italiane.
Grande attesa per il primo appuntamento a Milano, da sempre centro nevralgico della rassegna che in questa città nacque nel 2000 per poi affermarsi in tutta Italia con il suo format itinerante che fa dialogare le discipline, un'oasi di creatività e di confronto che invita a guardare oltre e a scoprire la ricchezza e la bellezza delle arti. Sarà il 26 maggio al Teatro Franco Parenti con JOAN BAEZ, leggendaria cantautrice e attivista, protagonista della musica folk americana e della cultura del '68, tutt’ora personalità di respiro internazionale, in dialogo con il due volte Premio Strega Sandro Veronesi.
Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:
Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze a Paolo Zellini
Premio Rosa d’Oro de La Milanesiana a Jeffery Deaver
Premio SIAE / La Milanesiana a Donato Carrisi
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Yasmina Reza
Premio Omaggio al Maestro a Cristian Mungiu
Dichiara
Elisabetta Sgarbi, Direttore Artistico La Milanesiana: "
Ventiseiesima edizione della Milanesiana, dedicata all’Intelligenza. Il tema mi è stato suggerito da Massimo Cacciari, durante un incontro in casa editrice, e la parola Intelligenza mi è parsa subito “da Milanesiana”, una parola dal significato amplissimo, dalle infinite collocazioni, costellazioni, sfumature, in cui nuotare dentro. Per un riflesso condizionato siamo oramai portati subito a tradurla in Intelligenza Artificiale. Ma a me piace pensarla come gli antichi (e anche come la pensava Franco Battiato), come “Anima del Mondo”, come quel respiro universale che anima ogni fibra dell’universo. Intelligenza è un dato di fatto: tutti i viventi, piante comprese ne sono dotati. Esiste una intelligenza della Natura, come insegnano un grande scrittore e un grande romanzo, parlo di Richard Powers, Il sussurro del mondo. Ma l’intelligenza è anche un dovere, una virtù da coltivare ed esercitare: lo è dal punto di vista organico, di sollecitazione continua e corretta dei nostri neuroni; e lo è dal punto di vista morale, di attenzione alle cose che accadono e agli altri. Scriveva Simone Weil in una lettera a Joë Bousquet nel 1942, un anno prima di morire: “L’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono”. E mai come in questo fosco periodo storico, le menti, annebbiate da una coltre di guerra, avrebbero bisogno di “attenzione”. L’intelligenza riguarda gli individui, ma anche i sistemi complessi: i sistemi organici, la lingua, i sistemi economici, informatici e militari hanno una loro autonoma e innegabile intelligenza, che sovrasta e spesso si rende indipendente (se non nemica) da quella dei singoli individui. E, naturalmente, dunque, parleremo, anche, di intelligenza artificiale. Mi stupisce, affascinandomi, la difficoltà di trovare un contrario esatto, perfetto, di intelligenza. L’assenza completa di intelligenza non si dà. Potrebbe essere la stupidità, ma anche la stupidità ha una sua propria intelligenza. Insomma, “Intelligenza” è un tema filosofico per eccellenza, che come i piani di una fontana, a cascata, riverbera, si “immilla” direbbe Gozzano, in una variopinta quantità di realtà. Viaggeremo anche quest’anno, in 19 città, ma la Milanesiana partirà dal Sud d’Italia, da Crotone, il 22 maggio: terra pitagorica, e di grandi tradizioni culturali. Ne usciremo arricchiti. E l’ultima tappa, quella più a Nord, a fine luglio, sarà il dittico Bormio-Livigno, sede, con Milano e Cortina, delle prossime Olimpiadi, ma anche luogo dove celebrare i 200 anni del Passo dello Stelvio, varco formidabile tra le montagne e teatro di grandi imprese ciclistiche. Un ideale abbraccio di tutto l’arco della Penisola, per rendere Milano una “città migrante” - come sempre lo è la cultura - non più solo “di migranti”. Buona Milanesiana, che è sempre molto più di quello che io so".
Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha commentato: "
Il legame tra La Milanesiana e la nostra città si rinsalda e si rinnova di anno in anno. La rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, oggi alla 26^ edizione, continua a regalare a Milano momenti di riflessione, incontri e approfondimenti di assoluto valore e di qualità. Grazie al caratteristico approccio multidisciplinare e versatile, La Milanesiana è un appuntamento che ha saputo ricavarsi un posto di rilievo nella vita culturale della città, ispirando e coinvolgendo i suoi visitatori attraverso la bellezza dell'arte, della letteratura, della musica e della scienza".
Dichiara
Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia: "
La Milanesiana è un festival che si distingue per la sua capacità di unire diverse forme artistiche in modo trasversale, creando un dialogo stimolante e diffuso. Ringrazio Elisabetta Sgarbi: grazie alla sua capacità di visione, La Milanesiana si è affermata come una rassegna di successo, edizione dopo edizione, e oggi è uno dei festival culturali più importanti e conosciuti d’Italia, capace di promuovere il benessere sociale e di rafforzare l’immagine della Lombardia e di Milano come polo culturale internazionale".
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano: "
La Milanesiana è uno degli appuntamenti culturali più originali e trasversali del panorama italiano, capace di connettere letteratura, musica, cinema, scienza e arti visive in una trama ricca di suggestioni. Milano è orgogliosa di ospitare questo progetto ideato e curato da Elisabetta Sgarbi, che ogni anno riesce a reinventarsi e a parlare a pubblici diversi, con un linguaggio colto ma sempre inclusivo. È un festival che incarna perfettamente lo spirito della nostra città: aperta, curiosa, sperimentale e in dialogo continuo con il mondo".
Dichiara
Francesca Caruso, Assessore all’Autonomia e Cultura Regione Lombardia: "
La Milanesiana è un punto di riferimento per chi crede in una cultura capace di unire linguaggi diversi: letteratura, musica, cinema, scienza, arti visive. Un vero laboratorio dove le idee si incontrano e si mettono in dialogo, aprendo spazi di confronto e creatività. È una rassegna che riflette bene la nostra visione: una cultura aperta, concreta, capace di parlare a pubblici diversi, con un forte legame con il territorio lombardo e uno sguardo sempre attento al panorama nazionale e internazionale. Anche quest’anno il programma è ricco, vario e di qualità. Un’occasione importante per riflettere, emozionarsi, scoprire punti di vista nuovi. A Elisabetta Sgarbi rivolgo i miei più sentiti complimenti per l'impegno e la dedizione con cui porta avanti questa iniziativa di grande spessore, contribuendo in modo significativo ad accrescere la vitalità culturale della Lombardia".
Piergaetano Marchetti, Presidente del Piccolo Teatro: "
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Gli appuntamenti dedicati al cinema cominciano il 4 giugno dall’Anteo Palazzo del Cinema di Milano con “Il nome della rosa. Dal romanzo, al film, alla graphic novel” in occasione dei 45 anni dall’uscita del celebre romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Intervengono Jean-Jacques Annaud, regista del film del 1986 con Sean Connery, Milo Manara, che ha firmato l’adattamento a fumetti del romanzo per Oblomov Edizioni, e Mario Andreose, editore amico e collaboratore di Umberto Eco, coordina Antonio Gnoli.
Sempre all’Anteo Palazzo del Cinema, La Milanesiana omaggia tre grandi registi: Martin Scorsese, Cristian Mungiu e Aleksandr Sokurov.
La giornata di domenica 9 giugno è dedicata a uno dei più grandi cineasti della storia del cinema: Martin Scorsese. Si comincia con la proiezione di “L’ultima tentazione di Cristo” (1988), un film che ha suscitato dibattito ed emozione in tutto il mondo: diretto da Scorsese e tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis, racconta il tormentato percorso spirituale di Gesù, esplorando il confine tra il divino e l’umano, e il sacrificio in una chiave mai vista prima. A introdurre il film Giulio Sangiorgio e Pierluigi Di Pasquale. La seconda parte della giornata esplora in modo ancora più profondo il rapporto tra Gesù, il Vangelo e la visione di Scorsese. L’incontro, dal titolo “Dal Vangelo di Marco all’ingiusto processo del Gesù di Scorsese”, inizia con un prologo di Francesca Masiero, seguono le letture di Tommaso Ragno e Sandro Veronesi (Premio Strega nel 2006 e nel 2020) da “Non dirlo. Il Vangelo di Marco”, un’opera di Sandro Veronesi. Il dialogo tra Sandro Veronesi, Pierluigi Di Pasquale e Francesca Masiero offrirà uno spunto di riflessione sulle implicazioni filosofiche e teologiche del film di Scorsese, in un confronto tra il Vangelo, la letteratura e il cinema, coordina Cristina Battocletti.
Il 27 giugno c’è l’appuntamento dedicato a Cristian Mungiu, un omaggio al maestro rumeno celebre per la sua capacità di raccontare storie intense e complesse. Alle 15.00 la proiezione dei suoi film “Un padre, una figlia” (2016) e “Animali selvatici” (2022), con introduzione di Giulio Sangiorgio. Alle 21.00, il programma prosegue con il dialogo "L’intelligenza e altri occidenti", che vede Mungiu in conversazione con lo scrittore rumeno Mircea Cărtărescu, moderati da Bruno Mazzoni e Paolo Mereghetti. Durante la serata, Mungiu riceve il Premio Omaggio al Maestro de La Milanesiana, preceduto dalla proiezione di uno dei suoi capolavori “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni” (2007) che gli valse la Palma d'Oro al Festival di Cannes.
Il terzo grande appuntamento con un maestro del cinema è il 15 luglio con l’Omaggio ad Aleksandr Sokurov, icona del cinema russo e Leone d’Oro a Venezia nel 2011. La serata, intitolata "Elegie tra cinema e letteratura", si apre con una lettura dell'autore, seguita dalla proiezione in versione restaurata del film “Maria” (1988). A seguire, un dialogo tra Sokurov e Aliona Shumakova, e infine la visione del celebre “L’Arca Russa” (2002), straordinario piano sequenza che attraversa tre secoli di storia russa. Un incontro unico tra poesia visiva e riflessione storica.
Il giorno seguente Aleksandr Sokurov è protagonista anche al Teatro Verdi di Gorizia in collaborazione con GO! 2025. Novagorica/Gorizia Capitale Europea della cultura 2025. La serata si apre con una lettura di Claudio Magris, Premio Strega 1997. Segue un dialogo tra Aleksandr Sokurov e Aliona Shumakova, che accompagna lo spettatore nell’universo poetico del regista. In programma le proiezioni in versione restaurata di “Zhertva vecernjaja / Il sacrificio serale” (1988) e “Elegia dorogi” (2001), due opere che incarnano la cifra elegiaca e visionaria del cinema di Sokurov.
Il 28 maggio a Milano la proiezione del contributo cinefotografico “Ai margini” di Theo Volpatti. Anche l’attrice Laura Morante è ospite a La Milanesiana per lo spettacolo "Il Ballo", basato sull'omonimo racconto breve di Irène Némirovsky, il 17 giugno a Pavia. Carlo Verdone il 27 luglio a Bormio, in dialogo con Candida Morvillo, racconta la sua carriera e la passione per la fotografia, con un pensiero speciale dedicato a Eleonora Giorgi e la proiezione di “Borotalco” (1982), iconica commedia che ha consacrato la coppia Verdone-Giorgi.
15/04/2025, 15:21