Sfogliando un Film: cala il sipario con
"Cuore di Tenebra" e "Apocalypse Now"


Sfogliando un Film: cala il sipario con
E’ calato il sipario sulla quarta edizione della rassegna cinematografica “Sfogliando un film”, promossa dall’Associazione Culturale “Otto e mezzo”, per conto della Biblioteca comunale “F. De Nobili” di Catanzaro, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e curata da Antonio Capellupo.

Il legame tra la scrittura per “parole” e quella per “immagini” è stato al centro dell’ultimo atteso appuntamento con la presentazione in anteprima assoluta del volume “Dal cuore della tenebra all’Apocalisse. Francis Ford Coppola legge Joseph Conrad”, edito da Rubbettino: un serrato “corpo a corpo” tra un capolavoro indiscusso della letteratura inglese del Novecento, il conradiano "Cuore di Tenebra", e "Apocalypse Now", il film-monstre di Coppola. La follia della guerra e gli aspetti più turpi del colonialismo, la discesa agli inferi nel cuore nero dell'uomo e della civiltà: a discutere di questi e altri temi dei “due capolavori allo specchio” sono stati Luigi Franco, Direttore editoriale Rubbetino; Christian Uva, curatore della collana Cinema per la stessa casa editrice; Luigi Cimmino e Giorgio Pangaro, autori di un volume che ospita voci diverse, provenienti da ambiti disciplinari molteplici, chiamate ad interrogarsi sul particolare incontro tra la scrittura personale di Conrad ed il cinema visionario e destabilizzante di Coppola. “Parlare di cinema rappresenta per noi uno strumento importante per proporre una lettura dinamica della realtà”, ha detto Franco nell’anticipare le prossime uscite, legate alla collana cinematografica, di “Strane storie”, dedicato ai misteri d’Italia, e “La città delle immagini” in cui verrà approfondito il legame tra l’architettura urbana e le arti visive. Christian Uva ha, quindi, evidenziato i caratteri distintivi di un progetto interdisciplinare che ha come filo conduttore l’obiettivo di far dialogare il cinema con le altre arti attraverso letture comparate e costruttive. In questa direzione si pongono anche altri due lavori che presto approderanno nelle librerie come “L’Italia vista dalla luna”, che racconta il lato politico del cinema di Fellini, e l’indagine sulla “Fenomenologia del cine-panettone”.

Dopo i saluti introduttivi si è entrato nel vivo con l’incontro, moderato dal curatore di “Sfogliando un Film”, Antonio Capellupo, arricchito dalla proiezione di alcune significative sequenze tratte da “Apocalypse Now” e dalla lettura di brani selezionati dall’opera di Conrad.

Nel suo intervento Cimmino - Docente di Gnoseologia e di Storia della Filosofia presso l’Università degli studi di Perugia, scrittore e saggista - ha raccontato la genesi del volume le cui origini prendono spunto da un altro simile esperimento di analisi comparativa tra “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler e “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick che era stato al centro di un seminario ospitato presso il teatro Morlacchi di Perugia. “Ci interessava sapere come un grande regista si potesse confrontare con il punto di partenza, affrontando il linguaggio letterario non come un semplice canovaccio”, ha detto il docente nell’illustrare il metodo di lavoro che avrà presto altro seguito con il “faccia a faccia” tra “Une femme douce” di Bresson ed il racconto “La mite” di Dostoevskij e l’approfondimento su “Morte a Venezia” secondo la diversa visione di Thomas Mann e Luchino Visconti.

Sul rapporto tra "Cuore di Tenebra" e "Apocalypse Now" ha poi espresso la propria personale opinione Giorgio Pangaro, collaboratore presso il Centro studi del Teatro Stabile dell’Umbria: "Nel film Willard è un uomo che vive in un luogo e in un tempo che non gli appartengono" - ha detto - "mentre il Marlow di Conrad è già maturo e racconta il passato con un certo distacco. Il nodo della questione non è rappresentato tanto dalla diversità dei linguaggi, quanto dalla differenza sostanziale tra caratteri che determina il rapporto con Kurtz. Il film non ha niente a che vedere con il romanzo perché mantiene una posizione ambigua e interessata soprattutto agli effetti che la guerra ha prodotto sugli americani".

Secondo la voce dei relatori, anche la rappresentazione del male è un altro punto di distacco tra le due opere: "Quello che nel testo di Conrad rimane una sottotraccia implicita" – continua Cimmino - "esplode invece nella spettacolarizzazione di Coppola tesa a raccontare la violenza del colonialismo, nella consapevolezza finale che nell’esistenza umana non esiste possibilità di selezione perché tutti i fatti sono allo stesso livello". I due capolavori, secondo Giorgio Pangaro, si distaccano anche nel modo di mettere in scena la fascinazione del potere: "Willard è un uomo vuoto che si ferma dopo aver compiuto il suo dovere" – prosegue il docente - "mentre Marlow partecipa al dolore della morte di Kurtz. Del resto Coppola è figlio dello star system hollywoodiano e il suo lavoro si colloca in un periodo storicamente e politicamente lontano rispetto a quello di Conrad risalente ai primi del ‘900".

Dietro la trasposizione cinematografica di un capolavoro letterario si nasconde, dunque, un rapporto controverso tra immagine e scrittura, tra storia e mito, che la rassegna “Sfogliando un Film” di Catanzaro ha tentato di approfondire aprendo la strada ad un nuovo filone di in(s)contri tra cinema e letteratura.

20/04/2011, 11:02

Domenico Iozzo