"Il prete di celluloide", come il cinema italiano
racconta la figura del sacerdote
Dario Edoardo Viganò è il Preside dell’Istituto Pastorale "Redemptor Hominis" della Pontificia Università Lateranense. Il suo è quindi
uno sguardo "privilegiato", e il lavoro svolto per il volume "Il prete di celluloide" nasce da una volontà precisa, quella di capire come il cinema italiano ha rappresentato la figura del sacerdote, e anche - in alcuni casi - perché.
Diviso in due parti distinte,
il libro prima cerca di porre le linee guida di ciò che è "l'immagine del prete nel cinema", in particolare analizzando i titoli degli ultimi dieci anni.
Nella seconda parte, Viganò ha raccolto nove interviste a registi,
Pupi Avati, Sergio Basso, Marco Bellocchio, Mimmo Calopresti, Alessandro D’Alatri, Roberto Faenza, Francesco Patierno, Saverio Costanzo e Carlo Verdone, che raccontano
il loro incontro con la figura del prete.
Il libro è stato realizzato in occasione dell'anno sacerdotale che il Papa ha dedicato ai preti: "Il prete di celluloide" non parla solo ai cattolici ma potrà interessare anche i cinefili "tout-court".
18/05/2011, 08:30
Carlo Griseri