Bellaria Film Festival 2011: "La Lista del Console",
la storia di Pierantonio Costa un novello
Oskar Schindler nell'eccidio in Rwanda
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Ai “giusti” che non conosciamo, a coloro che in quei 100 terribili giorni hanno cercato in qualunque modo e secondo le proprie possibilità di fare qualcosa per arginare il fiume in piena dell’odio e della follia. Molti di loro, in particolare i ruandesi, hanno pagato con la vita la scelta di obbedire alla propria coscienza, alla propria fede religiosa, ai propri principi irrinunciabili. Di molti di loro non conosciamo il nome, né come e perché hanno agito per il bene anziché per il male. Anche per loro abbiamo realizzato questo documentario". Con queste parole dopo i titoli di coda si chiude il documentario "
La Lista del Console" di
Alessandro Rocca, opera incentrata sulla guerra civile scoppiata il 6 aprile 1994 in Ruanda e specialmente sulla figura di
Pierantonio Costa il console italiano.
Durante i giorni del genocidio, come un novello Oskar Schindler, Costa, che non è un missionario votato al sacrificio ma un noto imprenditore con famiglia, si mette a disposizione della popolazione locale, salvando molte vite umane dal massacro. Dalle voci dei testimoni e dei sopravvisuti, come anche dalle immagini, rese ancora più cruente dalle splendide musiche di
Fabio Barovero, il regista
Alessandro Rocca riesce a raccontare un pezzo di storia di un paese e di una popolazione, documentando le atrocità della guerra, creando un film universale lontano dagli stereotipi, vicino alla gente, che riesce a far immedesimare lo spettatore al dramma.
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La Lista del Console" è un'opera documentarista di qualità, da annoverare nel genere del documentario storico-sociale-pedagogico, un film da tramandare alle future generazioni, stilisticamente ineccepibile e riuscito.
02/06/2011, 18:55
Simone Pinchiorri