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Cominciano le riprese del documentario
"Maria Occhipinti, una Donna Libera"


Cominciano le riprese del documentario
È partito il primo ciak di “Maria Occhipinti, una donna libera”, il documentario di Luca Scivoletto, girato in queste settimane a Ragusa. Prodotto dalla Pinup s.r.l., il progetto ha ottenuto il contributo della Direzione Cinema del Ministero dei Beni Culturali oltre al fondamentale supporto del Comune di Ragusa, della Camera di Commercio di Ragusa, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di Argo Software.

Il documentario si propone di esplorare il percorso di Maria Occhipinti, dimenticata protagonista della storia e della politica siciliana, raccontandone l’azione e l’intimità, come figura simbolo del processo di emancipazione della donna nel nostro Paese negli ultimi cinquant’anni del secolo scorso. Femminista e pacifista ante-litteram nell’arretrato contesto culturale della Ragusa del dopoguerra, Maria si è resa protagonista di uno degli episodi più controversi della storia siciliana: i moti del gennaio 1944 a Ragusa, seguiti alla ribellione del cosiddetto movimento dei “non si parte”, che si opponeva nuova leva dei soldati siciliani reduci dall’8 settembre, chiamati a contrastare, a fianco degli Alleati, l’avanzata dei nazisti nel Centro-Nord. La vicenda dei “non si parte” può essere anche oggi letta come l’istintuale grido di disperazione di un popolo afflitto dalla guerra, di cui la protagonista ragusana si è fatta portavoce.

In queste giornate di riprese, che si protraranno fino al 17 giugno, la troupe riprenderà i luoghi storici delle giornate di protesta del lontano ’44, oltre a intervistare testimoni oculari, amici e parenti di Maria Occhipinti, con l’obiettivo di ricostruire un affresco a 360° su intimità e vita pubblica della protagonista. Inoltre, il progetto prevede una voce off che racconterà esperienze, reciterà versi e leggerà passi dei romanzi di Maria, elementi della narrazione che dovranno prendere corpo grazie a un attento lavoro di interpretazione dell’attrice Loredana Cannata.

Il regista, Luca Scivoletto, si cimenta con il linguaggio documentaristico dopo le due fortunate esperienze di “A Nord Est” (2010), realizzato in co-regia con Milo Adami, e Max (2010). Per questa avventura ha deciso di avvalersi della preziosa collaborazione di Clarissa Cappellani, già direttrice della fotografia di Sabina Guzzanti per “Draquila” e autrice di un documentario sulla regista teatrale Emma Dante. Inoltre la troupe raccoglie anche la professionalità di Danilo Romancino, fonico e tecnico del suono di scuola palermitana.

09/06/2011, 13:09