Il cinema indipendente di Corso Salani a un anno dalla scomparsa
Un cinema davvero indipendente, al di là di ogni schema e di ogni confine, anche geografico: è il cinema di Corso Salani, attore sottile e incisivo e regista personalissimo e spiazzante.
Un anno fa, il 16 giugno 2010, la sua morte improvvisa, all'età di 49 anni. Oggi, nell'anniversario, Teatri di Vita e Cinemare presentano a Bologna, in collaborazione con l'Associazione Corso Salani,
una "tre giorni" per ricordarlo con due incontri, quattro film suoi e con i due film da lui interpretati a Bologna, dal titolo
"Il costo dell'indipendenza. Tre giorni col cinema di Corso Salani". L'appuntamento è da giovedi 16 a sabato 18 giugno (ore 20.30) a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; infoline: 051.566330, www.teatridivita.it).
Si inizia
giovedì 16 con "Gli occhi stanchi" (ore 20.30) e "Mirna" (ore 22.30): tra il primo e il secondo film, incontro con il critico cinematografico Maurizio di Rienzo (lo stesso giorno Salani sarà ricordato alla Casa del Cinema a Roma).
Venerdì 17, sono in programma altri due film di Salani: "Palabras" (ore 20.30) e "Il peggio di noi" (ore 22.30), con l'incontro con Margherita Salani. Infine,
sabato 18, ecco le due pellicole realizzate a Bologna da Andrea Adriatico con l'interpretazione di Corso Salani: "Il vento, di sera" (ore 20.30), con il quale Salani vinse il Premio Clorofilla come miglior attore,
e "All'amore assente" (ore 22.30).
E' stato
l'autore più originale del cinema indipendente italiano, non perché seguisse le ultime novità trendy o perché sperimentasse soluzioni inedite e mirabolanti o perché seguisse percorsi underground. Corso Salani, attore sottile e incisivo (lo si ricorda soprattutto ne "Il Muro di gomma" di Marco Risi del 1991), ha invece costruito come regista un cinema personalissimo, e perciò davvero unico, caratterizzato da un minimalismo formale dietro a cui si nascondeva una forte complessità linguistica e metacinematografica; da una vocazione allo sconfinamento, al valico dei confini geografici ma soprattutto dei sentimenti e delle relazioni; e da una narrazione in prima persona che mescola abilmente il piano della finzione con quello dell'autobiografia, lasciando lo spettatore nel dubbio su cosa stia veramente osservando, se una storia o la confessione di un regista e dei suoi attori.
Corso Salani, vincitore tra l'altro di un Premio Speciale della Giuria a Locarno nel 2007, se n'è andato improvvisamente un anno fa, il 16 giugno 2010, a 49 anni. In occasione di quel triste anniversario, Teatri di Vita vuole ricordarlo proponendo la breve rassegna Il costo dell'indipendenza. Tre giorni col cinema di Corso Salani, in collaborazione con l'Associazione Corso Salani, che raccoglie diverse decine di personalità del cinema impegnate a valorizzare le sue opere.
Le prime due serate a Teatri di Vita mostreranno alcuni lavori di Corso Salani regista e vedranno
la partecipazione di Maurizio di Rienzo e Margherita Salani. La terza serata presenterà i due film di Corso Salani attore a Bologna, quelli che lo videro collaborare proprio con Teatri di Vita e Cinemare, uno dei quali (Il vento, di sera) gli valse anche il Premio Clorofilla come miglior attore.
10/06/2011, 08:03