Sinossi *: È mattina. Andres Carrera non ama cantare mentre si rade o si fa la doccia. Preferisce parlare, rivolgendo a se stesso emozionanti parole. Le stesse che subito dopo sentiamo durante un comizio, in una piazza assillata dalla pioggia. Sì, perché Andres è il ghost writer di Massimo Arati, giovane politico rampante in piena campagna elettorale.
La cinepresa si allontana da quei momenti e ci accompagna altrove. Non possiamo sapere quanto tempo sia passato, ma ciò che non passa è la pioggia. Incessante. Un lento scrosciare che ci accompagnerà lungo tutto il film. E sotto la pioggia ci ritroviamo in aeroporto, dove assistiamo all’arrivo di un Investigatore.
Sulla strada verso la città è in compagnia di una Tassista, curiosa e misteriosa, che cerca inutilmente di scoprire chi sia il suo passeggero.
Per prima cosa, l’uomo va in ospedale a trovare Magda, una donna anziana gravemente malata: una visita enigmatica e silenziosa.
L’Investigatore entra poi in un palazzo, forza la porta di un appartamento e comincia a perlustrarlo da cima a fondo. È la casa di Andres. Abbandonata, ma ancora piena di tracce interessanti: fotografie, computer, libri, lettere e un’inattesa collezione di dischi in vinile.È arrivato il momento di conoscere Iris, la moglie di Andres. Porta i suoi quarant’anni con disinvoltura: è molto bella, elegante, energica e allo stesso tempo sfumatamente sensuale.