Omaggio ai boschi al XVII Film Festival della Lessinia


Omaggio ai boschi al XVII Film Festival della Lessinia
Nel 2011, proclamato dalle Nazioni Unite l'Anno Internazionale delle Foreste, il Film Festival della Lessinia dedica la giornata di martedì 23 agosto 2011 ai boschi: i veri protagonisti della vita in montagna e i soggetti ricorrenti nella programmazione di una rassegna che racconta le terre alte.

Il bosco come luogo dell’anima è quello che sembra evocare il regista Ermanno Olmi che, ispirato dal racconto di Dino Buzzati, ha girato tra gli abeti e i larici del Cadore il suo "Il segreto del bosco vecchio". L’indimenticabile Paolo Villaggio nelle vesti del colonnello in pensione Sebastiano Procolo dialoga con la natura (non soltanto con gli alberi, ma anche con gli animali, insetti compresi) che diventa luogo e persona. La proiezione in pellicola di questo classico delle opere cinematografiche di montagna è prevista alle 18:00. Sarà preceduta, alle 16:00, dalle animazioni dedicate ai più piccoli all'interno della sezione Le Montagne dei bambini con "Tales of Tatonka - I racconti di Tatonka", "Mobile - In movimento", "Le royaume - Il regno", "Fanes: la lejenda del ream perdù – Fanes: la leggenda del regno perduto" e "Bonnie Bears – Gli orsi Boonie".

Condue anteprime italiane, inprogramma alle 21:00, continua la programmazione delle pellicole in Concorso per l'edizione 2011. "Marysina Polana – La collina dei cani" (Polonia 2010) di Grzegorz Zariczny narra la storia di quattro pastori che, da maggio a ottobre, vivono in un piccolo rifugio al confine tra Polonia e Slovacchia per nutrire e mungere quattrocento pecore. Una convivenza difficile si trasforma, giorno dopo giorno, in uno scambio di confidenze. L'argomento comune che unisce i quattro uomini sono le donne, come accade nel film "Selo Bez Zena – Villaggio senza donne" (Francia 2010) di Srdjan Sarenac. Nel sud-est della Serbia, in cima a una montagna, i fratelli Jancovic cercano di tenere duro e di impedire la scomparsa di Zabrdje, uno sperduto villaggio senza donne. Assieme al loro vicino Velimir, rappresentano l’intera popolazione di quella che un tempo era una vivace comunità rurale. Vivono in condizioni dure, senza acqua corrente né strade, condividendo in tre la stessa stanza da letto. Il loro sogno è sposare una persona capace di affrontare la vita in questo angolo di montagna, ma a quanto pare le giovani serbe non ne vogliono sapere. A fine proiezioni, il regista Grzegorz Zariczny incontrerà il pubblico del Festival.

22/08/2011, 16:01