Fondazione Fare Cinema
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Note di regia de "La Voce del Corpo"


Quali sono gli aspetti più conosciuti all'estero della Sicilia e dei siciliani? Me lo sono chiesto varie volte. Facendo una rapida e personalissima ricerca statistica, sulla base anche del mio continuo girovagare di questi ultimi anni in Italia e all'estero, mi sentirei di abbozzare una classifica del genere: al primo posto, sul podio, svetta ovviamente la Mafia; al secondo, le bellezze paesaggistiche del territorio e le opere dei grandi artisti che hanno vissuto o semplicemente lasciato traccia del loro passaggio sull'isola; al terzo la bontà delle pietanze della tradizione culinaria e al quarto posto la simpatia e la particolare gestualità dei siciliani.

Per conoscere la mafia, in fondo, i mezzi, gli strumenti e le modalità sono sempre stati diversi: film, serie televisive, libri e telegiornali con tutte le notizie di cronaca nera ad essa annesse e connesse. Per quanto riguarda le bellezze paesaggistiche del territorio e le opere d'arte, sono infinite le guide, le enciclopedie, le foto, ma anche più semplicemente i racconti o le esperienze personali di chi viene a visitare la Sicilia, soprattutto durante l'estate. Per i piatti tipici, ovunque è possibile trovare una rosticceria o un ristorante siciliano (ma, fidatevi, è sempre meglio mangiarle in loco le nostre specialità). Per conoscere quell'incredibile codice, molto folkloristico, che è la gestualità dei siciliani, invece, esiste ben poco. Arrivando in Sicilia o imbattendosi nei siciliani sparsi per il mondo (moltissimi!) è una delle cose di cui ci si accorge piuttosto velocemente: baci e abbracci continui, strette di mano, occhiate e movimenti delle braccia che accompagnano frasi in dialetto o in italiano. Un continuo muoversi e agitarsi. Unico al mondo.

Ho pensato così di fornire al non-siciliano uno strumento che desse qualche elemento in più in più per assimilare meglio la nostra cultura. Ma nel farlo ho pensato prima di tutto che, imparando, si dovesse anche divertire Con questo film ho voluto dunque invertire le posizioni della classifica raccontando al resto del mondo le straordinarie capacità del popolo siciliano di comunicare con il corpo. L’idea era quella di realizzare un divertente vademecum audiovisivo prendendo parodisticamente spunto dai corsi multimediali per imparare le lingue straniere. Ho pensato che creare un dizionario audiovisivo didattico della voce del corpo siciliana fosse una cosa molto interessante e stimolante. In sintesi volevo spostare la prospettiva di sguardo sulla Sicilia, valorizzando nel frattempo il patrimonio culturale, artistico e teatrale di questo popolo. La ricerca sul campo mi ha permesso di capire quanto la gestualità dei siciliani sia da ascrivere in parte alla loro teatralità e dell’attitudine alla recitazione.

Mi sono quindi divertito a giocare “cinematograficamente” con un cast di attori e professionisti “made in Sicily” veramente eccezionali. D'altro canto la scrupolosa ricerca storica mi ha permesso di capire le diverse ragioni che ci portano ad essere un popolo così espressivo. Questo consentirà allo spettatore di avere un quadro più completo ed esaustivo del fenomeno. Conoscendo l'universo contraddittorio e spesso surreale del siciliano, non potevo che utilizzare uno stile altrettanto surreale, a tratti grottesco, e volutamente comico per raccontare il tema di questa docu-fiction. Per veicolare al meglio il mood del mio film, dal punto di vista musicale ho cercato di mettere insieme una colonna sonora eterogenea e variegata, con brani di alcune tra le più interessanti band siciliane, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare negli anni e che quindi mi stavano anche particolarmente a cuore.

I brani originali sono invece egregiamente eseguiti da musicisti non-siciliani. La voce del corpo è stata un' esperienza umana, artistica e professionale veramente meravigliosa. Non mi resta che salutarvi...e da buon siciliano dovrei baciarvi almeno una volta per guancia e abbracciarvi per diversi secondi, ma purtroppo ho un impegno e devo andare. Quindi mi limiterò a darvi un consiglio per fare un bel viaggio: guardate con più attenzione il corpo dei siciliani quando comunicano. Ma, chiaramente, fatelo solo dopo aver visto il film.

Luca Vullo