Note di regia di "Luca, Fuori Sincrono"
Mi piaceva l’idea di raccontare una storia d’amore in forma comica e surreale. Il film parla del desiderio di tornare a innamorarsi, rivivendo quel sentimento estatico come via d’accesso a una delle gioie più belle. Tale gioia ci rende tutto possibile, ogni cosa ritorna al suo posto, tutto
partecipa di questa felicità travolgente, e la musica e la danza diventano gli strumenti estetici più efficaci per raccontare questa irradiante esaltazione. Il film affronta la disabilità in maniera del tutto inconsueta. Evita decisamente le situazioni lacrimevoli, per volgere gli occhi, piuttosto, alla volontà di sorridere di noi stessi con leggerezza.
Alessandro Marinaro